Valdastico, rischio di veti incrociati

0
359
valdastico-autostrada-piovene-ilnordest
valdastico-autostrada-piovene-ilnordestZaia: “tira una strana aria, che spero non si trasformi in una beffa per il Veneto”. Rossi: “la Valdastico va in controtendenza ai grandi investimenti ferroviari”

Valdastico nord, si o no: sui due fronti, quello Trentino e quello Veneto, sembra allargarsi il vallo che frappone i fautori e i detrattori dell’opera che serve per avvicinare Veneto e Trentino.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, prende spunto dalla delega fiscale in corso di approvazione che avvantaggerebbe non di poco la già ricca autonomia trentina: «gira voce, ma spero che non sia vera – e voglio capire bene dal ministro Lupi che cosa sta succedendo – che oltre al grande omaggio della delega fiscale fatto con i soldi nostri a Trento e Bolzano, sembra che ci sia un accordo sul blocco della Valdastico Nord e un ingente trasferimento di risorse sul tunnel del Brennero: se così fosse, lotta dura senza paura. E’ un venticello – ribadisce Zaia – ma si ricordino che il Veneto pretende la Valdastico Nord, che il ministro Lupi è sempre stato attento alle istanze dei veneti, non esiste che questo venticello si trasformi in brutto tempo – rincara -. Noi ribadiamo che la Valdastico Nord deve essere completata. Io non ho nulla contro l’autonomia di Trento e Bolzano, semmai chiedo che venga riconosciuta anche a noi. Ma non esiste che ci blocchino le nostre opere». Per Zaia, «Delrio è indubbiamente un bravo ministro, ma ha sostanzialmente sancito che il governo è ostaggio di piccole realtà, di gruppi di parlamentare che dettano il mattinale a Letta &C – conclude -. Se il governo dev’essere ostaggio a favore di pochi e a sfavore di molti, questo non funziona in democrazia».

La replica del governatore trentino Ugo Rossi, da sempre tiepido se non contrario al completamento della Valdastico verso nord, afferma che «quella di Zaia mi sembra un’uscita molto politica, più nei confronti del Governo che nella sostanza. Il problema è complesso – ha aggiunto Rossi – che non va affrontato con avvertimenti. Si sa che serve un’intesa col Trentino e con l’Alto Adige affinché una strada possa passare sui nostri territori. Lo dice lo Statuto, quindi la Costituzione, e ci sono pure sentenze della Corte costituzionale, una recentissima». Secondo Rossi «la Valdastico va in controtendenza rispetto ai grandi investimenti sui trasporti, che sono ferroviari. Non è che se s’investe sull’asse del Brennero non interessi il Veneto. Gli direi che io starei attento a fare affermazioni di questo tipo. Noi il Brennero vogliamo farlo e abbiamo posto la questione in modo trasparente. Per la Valdastico – ha concluso – resta il nostro no, ma siamo disponibili a trovare soluzioni tecniche affinché per l’A4 ci sia il rinnovo della concessione». Ma se così fosse, per la Valsugana si preparano tempi duri, quando dovrà sopportare l’intero traffico convogliato dalla Pedemontana in via di realizzazione. Uno scenario che, da Pergine a Primolano, non vogliono nemmeno prendere in considerazione, con il sindaco di Borgo Valsugana Massimo Dalledonne che richiama la necessità del completamento della Valdastico.