Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato: tre confidi provinciali uniti per rafforzare l’accesso al credito delle imprese del Veneto

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crga presentazione 1Il trevigiano Mario Daniele Citron eletto alla presidenza

Nasce a Mestre il più grande consorzio di garanzia fidi del Veneto e uno dei maggiori d’Italia, nato dalla fusione nell’organismo regionale dei confidi provinciali di Treviso, Belluno e Verona: al vertice del Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato è stato eletto il trevigiano Mario Daniele Citron.

Una fusione arrivata dopo un lungo iter burocratico. Prima le assemblee dei soci dei 4 organismi hanno approvato il progetto di fusione. Quindi il 23 novembre si è riunita l’assemblea dei soci del Consorzio Regionale che ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Mario Daniele Citron, artigiano di San Polo di Piave del settore termoidraulico, è stato confermato alla presidenza. Lo affiancheranno i vicepresidenti Stefano Gesuita di Verona come vicario e Giuliano De Col di Belluno. Il 19 dicembre la ratifica della fusione davanti al notaio.

Presidente Citron, cosa succede dal 1 gennaio 2014?

«Da quella data, nelle province di Treviso, Belluno e Verona non esisteranno più le cooperative artigiane di garanzia provinciali. A operare sarà direttamente il Consorzio Regionale. Si tratta solo del primo passo di un percorso che ci deve portare a un unico organismo di garanzia per l’artigianato in Veneto».

Perché si è arrivati a questa fusione?

«Va premesso che a livello nazionale c’è una forte spinta all’aggregazione, per poter garantire sufficiente massa critica nei confronti del mondo bancario. Tra l’altro, oltre una certa soglia di operatività, scatta l’obbligo di trasformarsi in un soggetto vigilato dalla Banca d’Italia. L’obiettivo è mettere a disposizione delle imprese artigiane una struttura più ampia, articolata sul territorio, con una sufficiente forza patrimoniale. Il livello non poteva che essere regionale. Al di là dei percorsi diversi intrapresi dalle province, l’obiettivo condiviso da tutti e da sempre è di arrivare a un unico consorzio veneto del credito».

Come si colloca il Consorzio artigiano nello scenario degli organismi di garanzia?

«Siamo il primo consorzio del Veneto, superiore anche a quello di Confindustria, e tra i primi dieci in Italia. Arriveremo a garantire circa 250 milioni di euro di operatività annuale, grazie a una struttura organizzativa di una sessantina di professionisti».

Cosa ha comportato il mancato finanziamento dei consorzi fidi da parte della Regione Veneto?

«È un grande problema. I confidi artigiani non hanno mai fatto della garanzia un business, cercando di calmierare i costi del servizio e ricercando le migliori condizioni bancarie. Finora il contributo pubblico consentiva di sopperire ai mancati pagamenti degli artigiani. È venuto a mancare proprio nel momento peggiore della crisi, quando le sofferenze sono lievitate. Si aggiunga che essere soggetto vigilato ha aumentato i costi di struttura. La conseguenza è che stiamo erodendo i patrimoni dei consorzi».

Con quali conseguenze?

«In questi anni le cooperative di garanzia del credito hanno agito da vero ammortizzatore sociale. Abbiamo sopperito alle difficoltà del mondo bancario. Stiamo cercando di far capire alle istituzioni che i contributi pubblici sono vitali».

Presidente Citron, lei è ottimista o pessimista?

«La ripresa purtroppo non è dietro l’angolo. Sono tuttavia arrivati alcuni segnali positivi dal Governo. S’intravvede un cambio di mentalità. Sembra infatti riconosciuto il valore della garanzia al credito per la piccola impresa. La legge di stabilità dovrebbe prevedere 450 milioni di euro nel triennio, dei quali 100 già nel 2014».

Il Consorzio Regionale nasce nel dicembre del 1993 come organismo di secondo grado che riuniva tutti i consorzi fidi provinciali di emanazione delle associazioni Confartigianato, offrendo: servizi di assistenza e tutela ai soci; rilascio di cogaranzie e controgaranzie; servizi accentrati per lo sviluppo dell’attività dei soci nonché per il coordinamento e la rappresentanza degli stessi verso le banche, le realtà economiche e le istituzioni pubbliche e territoriali.

Con le nuove regole di vigilanza imposte dalla Banca d’Italia, il Consorzio Regionale di Garanzia, in data 27 dicembre 2011, ha ottenuto l’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del T.U.B. divenendo intermediario finanziario vigilato in grado di offrire una garanzia qualificata agli istituti di credito. Dopo l’iscrizione l’attività di garanzia del Consorzio si è svolta in qualità di confidi “baricentrico” attraverso il rilascio di garanzie dirette in favore delle imprese socie dei confidi “106” consorziati, assicurando alle stesse garanzie qualificate “Basilea 2 compliant”.

Il Consorzio Regionale di Garanzia, confidi intermediario finanziario vigilato, dal 1 gennaio 2014 realizza la fusione con i tre confidi soci: Finimpresa di Belluno, Unionfidi Verona e Veneto Garanzie di Treviso. L’aggregazione va nella direzione indicata dalla Regione Veneto di razionalizzare il sistema dei Confidi per creare strutture più efficienti, ridurre i costi amministrativi, migliorare la patrimonializzazione e la gestione dei rischi ed in grado di rilasciare al sistema bancario garanzie qualificate che possano permettere di agevolare l’accesso al credito alle piccole e medie imprese associate.

Dal 1 gennaio la struttura sarà operativa e diverrà il primo consorzio fidi del Veneto, si collocherà tra i primi dieci in Italia. Conterà 23.000 imprese socie, 520 milioni di finanziamenti garantiti e 250 milioni di garanzie. Il Consorzio Regionale beneficerà dell’esperienza di Confidi “107”, maturata nel corso dell’ultimo biennio, e della conoscenza capillare e puntuale delle specifiche territoriali dei tre Confidi soci, assicurando una garanzia qualificata che consente alle banche finanziatrici di attenuare il rischio di credito e contenere gli assorbimenti patrimoniali, in conformità alla normativa di vigilanza, con una riduzione dei costi applicati alle imprese.

Il Consorzio si avvarrà della competenza e dell’esperienza di 58 professionisti che opereranno nella sede centrale di Mestre, nelle sedi secondarie di Belluno, Treviso e Verona e nelle sedi mandamentali di Feltre, Asolo, Castelfranco, Conegliano, Montebelluna, Oderzo, Treviso, Vittorio Veneto, Bovolone, Bussolengo, Soave, Villafranca. Il radicamento territoriale, caratteristica vincente del modello, consente una conoscenza approfondita della clientela e assicura la fornitura di servizi di qualità.

Il Consorzio regionale nasce dall’esperienza di tre consorzi fidi provinciali. Finimpresa Società Cooperativa di Belluno viene costituita nel 1983 come Artigianfidi Belluno, nel 1996 incorpora Artigianfidi Belluno Due e nel 2000 la Cooperativa Artigiana di Garanzia della provincia di Belluno, assumendo l’attuale denominazione. Cura le esigenze di credito delle 3.520 piccole e medie imprese associate, garantendone gli affidamenti presso 15 istituti di credito. Fornisce inoltre attività di consulenza sia per quanto riguarda i finanziamenti che per le eventuali agevolazioni.

Opera, con un organico di sette dipendenti, nella sede di Belluno e presso la Filiale di Feltre. E’ inoltre presente periodicamente presso le sedi di Confartigianato di Pieve di Cadore, Agordo, Cortina e Santo Stefano di Cadore. Garantisce oltre 2.000 affidamenti per un totale di 76 milioni di euro, con un patrimonio che, unito a fondi rischi, supera i 12 milioni di euro.

L’Unionfidi Verona nasce come cooperativa di garanzia nel 1969. Nel 1984 nasce Artigianfidi Verona che nel 1997 si fonde con la Cooperativa Artigiana di Garanzia dando vita all’attuale realtà. Sono circa 5.000 i soci, parte dei quali beneficiano delle garanzie stipulate con le 26 banche convenzionate per l’acquisto di beni o per la normale gestione aziendale.

Assicura servizi di assistenza, analisi e consulenza economicofinanziaria. Unionfidi mette a disposizione finanziamenti a breve termine e a medio/lungo termine, con tassi fissi o variabili vantaggiosi rispetto a quelli di mercato. Aiuta a ottenere finanziamenti agevolati. Eroga garanzie seguendo criteri che tengono conto del valore d’impresa, della solvibilità dell’azienda richiedente e del grado di rischiosità del finanziamento, in risposta alla situazione economica internazionale e in linea con Basilea 2. Ha sede a Verona e uffici mandamentali a Isola della Scala, Bovolone, Villafranca di Verona, Bussolengo, Soave. Il patrimonio della società supera i 9 milioni di euro; il totale degli affidamenti è pari a 75 milioni di euro (di cui 50 milioni fidi a breve e 25 milioni a medio lungo).

Infine, Veneto Garanzie, società cooperativa di garanzia che vanta quarant’anni di presenza sul territorio grazie all’opera di fusione per incorporazione tra diversi organismi di garanzia, associa oltre 14.500 imprese artigiane e Pmi ed è attiva nella Marca Trevigiana con 7 uffici territoriali aventi sede a Asolo, Castelfranco, Montebelluna, Treviso, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, oltre alla sede centrale di Treviso, nei quali operano 24 professionisti. Presso tutti gli uffici le imprese possono istruire le domande di garanzia, beneficiare della consulenza e dell’ assistenza finanziaria di base oltre che a quella dedicata alle agevolazioni ed essere supportate nella gestione del rapporto con gli istituti bancari. Sono più di 20 le banche e le società di leasing con cui la struttura opera. Veneto Garanzie garantisce oltre 3.900 affidamenti per un totale di oltre 153 milioni di euro di finanziamenti , con un patrimonio che, unito a fondi rischi, si attesta intorno a 17 milioni di euro.