Schiaccianoci à la carte, la nuova proposta di balletto della Fondazione Arena di Verona

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Prove Schiaccianoci a la carte FotoEnnevi 033 1Il primo spettacolo della stagione 2013-’14 debutta al teatro Ristori

La nuova creazione coreografica di Renato Zanella per la Fondazione Arena di Verona debutta venerdì 20 dicembre alle ore 20.00 al Teatro Ristori: Schiaccianoci à la carte, spettacolo di danza sulla suite del celeberrimo balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Lo Schiaccianoci, e sugli arrangiamenti di Duke Ellington e Billy Strayhorn. Il balletto replica sabato 21 dicembre alle ore 15.30.

Per le festività natalizie il coreografo di fama internazionale Renato Zanella, neo direttore del Corpo di ballo della Fondazione Arena di Verona, debutta al Teatro Ristori con Schiaccianoci à la carte. Lo spettacolo di cui Zanella cura anche scene, costumi e luci, presenta una prima parte su musica originale di Čajkovskij con la suite dal balletto Lo Schiaccianoci op. 71a. Segue poi, quasi a confronto, l’arrangiamento in chiave jazzistica firmato da Duke Ellington e Billy Strayhorn: The Nutcracker Suite, registrato per la prima volta nel 1960 per l’etichetta discografica Columbia.

La coreografia di Zanella non segue la trama del celebre balletto del repertorio classico ottocentesco, ma accompagna lo spettatore ad assistere alle prove di una compagnia di danza che sta per mettere in scena l’ultimo spettacolo prima di Natale.

Il sipario si apre quindi tra sbarre e borsoni da palestra, ed i danzatori oltre ad allenarsi si scambiano doni e auguri, sulle note dello Schiaccianoci di Čajkovskij. Spiega Renato Zanella: «clima natalizio ed ultima lezione di ballo prima di Natale sono gli ingredienti della prima parte dello spettacolo. “La lezione” è l’attività che accompagna tutta la vita professionale di un ballerino e che a volte, soprattutto sotto Natale, diventa più leggera, divertente e non sempre così accademica».

La seconda parte presenta il momento in cui la compagnia mette in scena lo spettacolo e danza sulle straordinarie musiche di Ellington e Strayhorn, fino a coinvolgere il pubblico in sala. «Da qui il titolo á la carte – prosegue Zanella – dove il musicista jazz seleziona brani originali e li ripresenta in variazioni, chiamiamole “dello Chef”, creando una situazione di grande libertà nell’esecuzione e nell’ispirazione coreografica».

Protagonisti i primi ballerini Alessia Gelmetti, Teresa Strisciulli, Amaya Ugarteche, Evghenij Kurtsev e Antonio Russo, i Solisti e il Corpo di ballo della Fondazione Arena di Verona.