Fondo sociale europeo, nel 2013 il Veneto ha impiegato il 95,78% delle risorse

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Regione veneto assessore elena donazzan 1 1Donazzan: «la Commissione Europea ci ha elogiato per il virtuoso utilizzo dei fondi a disposizione»

Veneto promosso a pieni voti per l’impiego delle risorse del Fondo sociale europeo: nel corso della riunione annuale del Comitato di sorveglianza del FSE del Veneto riguardante gli interventi del 2013, si è evidenziato il buon lavoro fatto dalla Regione.

«La Commissione Europea ha avuto parole di elogio per la capacità dimostrata dalla Regione nella gestione e nell’utilizzo dei fondi che l’Unione Europea mette a disposizione, studiando ed attuando interventi specifici per la realtà veneta – commenta l’assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, Elena Donazzan – e anche nel 2013, infatti, in una virtuosa logica di regia e coordinamento di molteplici attori istituzionali, abbiamo attuato un piano anti-crisi per imprese, lavoratori, studenti, disoccupati, inoccupati».

Dal punto di vista finanziario, è stata evidenziata la buona performance del programma da parte della Regione Veneto, la cui capacità d’impiego delle risorse europee al 31 dicembre 2013, si attesta al 95,76%. Nel periodo 2012-2013 è stato possibile finanziare iniziative per un totale di 111.602.198,83 euro così ripartiti: oltre 21 milioni di euro per l’Asse Adattabilità, oltre 65 milioni per l’Asse Occupabilità, oltre 7,5 milioni per l’Asse Inclusione sociale, oltre 12,5 milioni per l’Asse Capitale Umano, oltre 750.000 euro per l’Asse Transnazionalità e interregionalità, oltre 4 milioni per l’Asse Assistenza tecnica.

L’andamento del POR FSE Veneto nel 2013 è stato per lo più caratterizzato da un’accelerazione dei pagamenti; dal consolidamento di avanzamento procedurale; da progetti innovativi a sostegno del tessuto imprenditoriale, e dalla prosecuzione delle misure di contrasto alla crisi.

Dal canto suo, la Regione, ha sostenuto i diversi assi con l’intervento “Rilanciare l’impresa Veneta” (finanziamento per le imprese venete, per progetti di innovazione e sviluppo al fine di incrementare la qualità del capitale umano); con l’intervento “Imprendiamo? Nuove idee per nuove imprese” (azioni per la nascita di una nuova classe imprenditoriale che affronti le sfide dell’economia globale); con la continuazione del portale telematico (a supporto del sistema regionale dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro, denominato “ClicLavoro Veneto”).

Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione, sono stati avviati 85 progetti di “Alternanza Scuola-Lavoro” per arricchire il curriculum scolastico degli studenti con esperienze sul campo e rendere più stretto il raccordo del sistema educativo con il mondo del lavoro. Un elemento di novità è stato il piano di formazione linguistica “Move for the Future” che permette alle famiglie con disagio economico di far fare ai propri figli una positiva esperienza formativa all’estero. Inoltre, sono stati avviati i progetti di ricerca dell’intervento “Assegni di Ricerca” che per valorizzare le migliori intelligenze, potenziando il sistema universitario quale volano dello sviluppo e dell’innovazione, a supporto dei processi produttivi delle imprese. E ancora sono proseguite le iniziative che puntano a formare i formatori per promuovere percorsi di adeguamento delle loro competenze.

In riferimento all’inclusione sociale, la Regione del Veneto ha promosso “Azioni Integrate di Coesione Territoriale – AICT” per l’inserimento nel mercato del lavoro di persone in difficoltà attivando strategie di sviluppo territoriale.

Sul fronte della Transnazionalità e interregionalità è stato avviato il progetto delle “Best practices negli Uffici Giudiziari italiani”, per migliorare i processi lavorativi e per ottimizzare le risorse materiali disponibili negli uffici giudiziari. Nell’ambito dell’iniziativa regionale “Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante”, sono stati approvati 21 progetti afferenti principalmente a tre settori (Industria culturale e creativa, Green economy e ITC) che hanno permesso alle persone coinvolte di svolgere un’esperienza professionalizzante in contesti diversi da quelli del Veneto.

Infine, con le “Work Experiences”, la Regione ha messo in contatto giovani e imprese, per un’opportunità formativa altamente professionalizzante con la modalità di alternanza tra studio e lavoro.