Agricoltura veneta, alla montagna riservato il 35,15% delle risorse del PSR 2014-2020

0
377
Manzato a Boster
Manzato a BosterManzato: «416 milioni di euro per sostenere i territori più difficili»

«All’agricoltura della montagna veneta abbiamo destinato il 35,15% delle risorse complessive del Programma di Sviluppo Rurale: oltre 416 milioni di euro su un totale di 1.184 milioni di euro.

E’ una scelta precisa, politica, economica e ambientale, condivisa da pressoché l’intero consiglio regionale, per sostenere attività strategiche in territori difficili dove la presenza di imprese agricole attive è indispensabile per tutti». Lo ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, intervenendo a Sedico, in provincia di Belluno, al confronto sul tema “Nuovo PSR veneto e sviluppo del territorio montano”, al quale hanno partecipati i responsabili dei settori operativi regionali interessati alla applicazione del piano, i presidenti delle organizzazioni professionali agricoli e numerosi imprenditori rurali dell’area montana.

«Abbiamo costruito un Programma di Sviluppo Rurale indirizzato su quattro pilastri fondamentali: la competitività delle imprese, l’innovazione, la sostenibilità ambientale e la governance. Abbiamo ridotto da 37 a 13 le misure strategiche da finanziare – ha aggiunto Manzato – e da 102 a 45 gli interventi finanziabili, puntando a concentrare e ottimizzare la spesa. In questo processo di revisione, razionalizzazione e sburocratizzazione, al centro del confronto preparatorio e nel risultato finale sono sempre stati le imprese, i giovani e appunto la montagna, cui è dedicata la quota più significativa tra i temi strategici individuati».

L’incontro di Sedico avvia la preparazione al migliore utilizzo delle risorse da parte dei destinatari «perché possano investire bene, con il massimo rendimento e la massima utilità per la loro attività, sapendo che le strutture regionali sono sin d’ora a loro disposizione per spianare ogni problema e chiarire ogni dubbio» ha sottolineato Manzato che ora rimane in attesa del via libera definitivo di Bruxelles al PSR veneto.