Referendum per l’indipendenza, la regione del Veneto nomina il collegio di difesa dinanzi alla Corte Costituzionale

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luca zaia sorriso palco 1Deliberata anche l’apertura di un conto corrente per coprire con contribuzioni dei cittadini le spese della consultazione popolare

La regione del Veneto affila le armi per difendere la sua legge regionale che autorizza l’indizione del referendum consultivo sull’indipendenza della Serenissima.

La Giunta ha deliberato di resistere dinanzi alla Corte Costituzionale: saranno gli avvocati Mario Bertolissi e Ivone Cacciavillani a difendere la legittimità delle due Leggi regionali n. 15/2014, “Referendum consultivo sull’autonomia del Veneto” e n. 16/2014, “Indizione del referendum consultivo sull’indipendenza del veneto”, impugnate dalla presidenza del Consiglio dei ministri.

Il presidente Luca Zaia ha ribadito la volontà di difendere in ogni sede e mettendo in campo le migliori energie, le iniziative referendarie approvate dal Consiglio, per dare finalmente l’opportunità ai veneti di esprimersi sulla propria autodeterminazione. «L’affidamento del patrocinio a giuristi di chiara fama come il professor Bertolissi e l’avvocato Cacciavillani – sottolinea Zaia – testimonia la nostra determinazione non solo di dimostrare che le leggi impugnate non violano la Costituzione e sono state approvate nell’interesse della comunità regionale, ma anche di tutelare il diritto di espressione dei Veneti. Guardiamo con interesse a quello che sta accadendo in Catalogna – ha concluso Zaia – perché la loro battaglia di democrazia equivale alla nostra e le condizioni giuridiche sono simili. Vedremo se il prossimo 9 novembre la Spagna consentirà lo svolgimento del referendum voluto da Barcellona o se anche lì, come accade in Italia, i poteri centrali dello Stato tenteranno di bloccare una consultazione richiesta a gran voce da un popolo».

La Giunta ha deliberato anche l’apertura di un conto corrente bancario, operativo da lunedì prossimo, sul quale fare affluire i versamenti per il finanziamento del referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto come previsto dalla legge regionale 16/2014. Il numero di IBAN del conto corrente è il seguente: IT 37 C 02008 02017 000103397411.

Per quanto attiene, invece, al referendum sull’autonomia, per la sua particolare natura giuridica, esso è finanziabile, come disposto dalla legge regionale 15/2014, con fondi del bilancio regionale.

«E’ l’inizio di un viaggio, che abbiamo voluto costituzionale, legittimo, giuridicamente inattaccabile – dice Zaia – Come in Scozia, prende il via una grande pagina di democrazia. Questo conto è la miglior risposta agli scettici che andavano dicendo che non si sarebbe mai arrivati ai blocchi di partenza, la dimostrazione che non si può chiudere la bocca a un popolo che chiede solo di esprimersi. Così come abbiamo deciso di resistere in giudizio di fronte alla Consulta contro l’impugnativa dei neo-centralisti romani, vogliamo a tutti i costi garantire la consultazione».

Per Zaia “deve essere chiaro a tutti che la forza di questa mossa storica sta proprio nel percorso di legittimità che abbiamo imboccato. Lo stesso conto è frutto di un’attenta consultazione di tutti i dirigenti competenti per materia della Regione, perché vogliamo che sia tutelata ogni fase dei versamenti, compresa l’eventuale restituzione dei fondi affluiti.  Abbiamo dunque compiuto tutte le verifiche del caso e garantito ai veneti ogni tutela».