Il gruppo francese Saint Gobain ha inaugurato il nuovo forno 73

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bottiglie vetro produzione 1Lo stabilimento di Gazzo Veronese all’avanguardia nella produzione di bottiglie in vetro. Investiti 65 milioni di euro

Il Gruppo Saint-Gobain Italia ha inaugurato sabato mattina nello stabilimento di Gazzo Veronese il nuovo Forno 73, un impianto tecnologicamente all’avanguardia dedicato alla produzione di bottiglie in vetro che garantirà una capacità produttiva di oltre 1 milione di prodotti, pari a circa 270 milioni di lt/anno di vino e spumante imbottigliati.

Frutto di investimenti per 65 milioni di euro, il forno fusorio dello stabilimento veronese rientra tra le opere incluse nel piano pluriennale di investimenti della francese Saint-Gobain in Italia dal valore complessivo di oltre 200 milioni di euro, avviato nel 2011 con il rilancio del polo produttivo di Pisa. Il completamento dell’impianto di Gazzo Veronese ha comportato uno sforzo ingegneristico e costruttivo rilevante le sue dimensioni (144 metri quadri di ampiezza) e le tecnologie implementate nella struttura.

Nella sua realizzazione sono state coinvolte 130 aziende esterne, con 200 operai quotidianamente al lavoro nel cantiere, la posa di 34 km di tubature e la stesura di 167 km di cavi. Il forno impegnerà nella gestione 100 dipendenti dedicati sui 230 dello stabilimento, a cui sono state erogate oltre 6.000 ore di formazione in fase di start up. Con oltre 1 milione di contenitori prodotti al giorno, il controllo sulla qualità sin dalla fase iniziale di formatura e la possibilità di diversificare la produzione annua in una gamma di 200 contenitori diversi, il Forno 73 consentirà allo stabilimento Verallia Saint-Gobain di Gazzo Veronese di razionalizzare i costi. La struttura permetterà il risparmio di circa 48.000 tonnellate di CO2 l’anno, pari alla quantità emessa da circa 27.000 auto euro4 che percorrano 15.000 km all’anno.

«L’inaugurazione del nuovo forno nello stabilimento di Gazzo Veronese dimostra, ancora una volta – ha spiegato Gianni Scotti, presidente di Saint-Gobain Italia – come il Paese rappresenti una realtà territoriale su cui il gruppo continua a credere e investire, nonostante il clima di incertezza generale derivante dalla congiuntura economica negativa».

GIORGIO-SQUINZI-ilnordestCon lui concorda anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: «L’Italia, nonostante i molti problemi, è ancora un paese dove si può investire. E’ il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania, il quinto esportatore al mondo; abbiamo capacità straordinarie che il mercato globale ci riconosce e quindi in molti vengono qui ad investire. Per ora si cresce poco perché manca la fiducia. I problemi sono molti, a partire dalla burocrazia, ma l’elenco è lungo – ha aggiunto – e le riforme devono essere fatte. Dobbiamo rendere l’Italia un Paese veramente attrattivo dove si possa ritrovare un percorso di crescita per ritornare a creare occupazione che è la grande necessità del momento».