Alto Adige, tra le cooperative agricole prevale l’ottimismo

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Cciaa BZ Cooperative agricole prezzi al produttore per branca 1L’indagine “Barometro dell’economia” della Camera di commercio di Bolzano evidenzia un clima di fiducia tra gli operatori del settore

Il barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano evidenzia un clima di fiducia positivo in agricoltura. Rispetto allo scorso anno le aspettative sono più contenute, ma anche nel 2014 quasi tutte le cooperative riusciranno a corrispondere ai loro produttori prezzi soddisfacenti. Vi è ottimismo soprattutto tra le latterie sociali, mentre il comparto frutticolo deve fronteggiare il calo dei prezzi delle mele.

L’agricoltura si conferma il settore dell’economia altoatesina che meno ha risentito della crisi. Le previsioni per l’anno in corso restano positive: quasi tutte le cooperative intervistate (99%) confidano di poter corrispondere ai produttori prezzi buoni o almeno soddisfacenti. Anche la situazione occupazionale e il volume d’investimenti delle cooperative dovrebbero registrare un andamento positivo. Aumentano invece i ritardi nei pagamenti da parte dei clienti.

Vi è ottimismo soprattutto per quanto riguarda le latterie sociali, che prevedono un buon andamento dei prezzi di vendita e del fatturato su tutti i mercati. Per l’economia vitivinicola ci si attende una crescita delle vendite in Italia e all’estero, mentre il mercato locale appare stagnante. Nel complesso si prevede un incremento dei margini di profitto, che permetterà di corrispondere ai viticoltori prezzi soddisfacenti o addirittura buoni.

Anche i compensi erogati ai frutticoltori dovrebbero essere positivi, ma questo comparto si trova ad affrontare vari problemi. I prezzi all’ingrosso delle mele sono notevolmente inferiori rispetto allo scorso anno e la commercializzazione è più difficile a causa delle elevate giacenze a magazzino e dell’abbondante produzione a livello europeo. La crisi in Crimea ha ulteriormente aggravato la situazione: il blocco delle importazioni da parte della Russia ha spiazzato importanti paesi produttori di mele come la Polonia, provocando un eccesso di offerta.

Michl Ebner, presidente della Camera di commercio, chiede un forte sostegno ai frutticoltori da parte dell’Unione Europea: «le sanzioni economiche russe contro l’UE dovranno essere il più possibile neutralizzate attraverso aiuti economici, in modo che la crisi non gravi sulle spalle degli agricoltori».