Il Veneto diffonde la cultura del pesce negli istituti alberghieri della regione

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Veneto pesce cookin show chef Giorgione
Veneto pesce cookin show chef Giorgione Uno show dello chef del Gambero Rosso Giorgione ha presentato “Tavola Blu” a Veniceat

“La Tavola blu” è un progetto che partirà dal prossimo 26 gennaio e coinvolgerà circa 500 studenti di 10 istituti alberghieri diffusi su tutto il territorio veneto, da Venezia a Cortina D’Ampezzo (BL), passando per Verona, Vittorio Veneto (TV), Montagnana (PD) e Trecenta (RO).

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo della Regione Veneto – assessorato alla pesca, che ha creduto nella necessità di promuovere le varietà ittiche autoctone meno conosciute al fine di valorizzarle, diffondendone l’utilizzo.

La presentazione del progetto è avvenuta al Veniceat di Venezia, durante la quale il noto chef del Gambero Rosso Giorgione ha intrattenuto gli ospiti con un cooking show dedicato esclusivamente al pescato dell’alto Adriatico.

«Il Veneto annovera un’antica tradizione di pesca e di buona cucina – dice l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Franco Manzato – con una folta lista di specialità ittiche, come pagello, palamita, pesce sciabola, tonnetto, che i giovani studenti degli istituti alberghieri sono chiamati a conoscere e ad utilizzare in un’ottica di sostenibilità ambientale. Durante questo percorso di approfondimento, ai ragazzi non verranno insegnati unicamente aspetti gastronomici, bensì verranno approfondite anche le tematiche legate alla sostenibilità ambientale della pesca».

Il progetto prevede un itinerario di tre mesi «che mostrerà – sottolinea Manzato – ai futuri chef e manager del food&beverage che l’unione tra creatività e sostenibilità nell’uso delle risorse del mare sono la chiave di successo per la loro crescita professionale».

«In considerazione dell’interesse crescente dei massmedia rispetto alla tema dell’alimentazione, “La Tavola Blu”, soprattutto nell’anno dell’Expo, rappresenta una scelta strategica per diffondere nuovi modelli comportamentali di utilizzo consapevole delle risorse naturali e una nuova cultura gastronomica nell’ottica di uno sviluppo sostenibile” ha detto la responsabile del progetto, Maria Rapini.