Sorpresa a Bolzano: per il comune si riapre il rischio di scioglimento anticipato

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luigi spagnolli sindaco bolzano 2
Al sindaco Spagnolli in sede di votazione della fiducia alla nuova giunta viene a mancare un voto. Stasera cade il termine per la nascita della legislatura

 

luigi spagnolli sindaco bolzano 2Colpo di scena in zona Cesarini per il sindaco Pd di Bolzano Luigi Spagnolli, al quale, in consiglio comunale, è venuto a mancare un voto sulla presentazione della nuova giunta. La scadenza è per questa sera durante un Consiglio comunale convocato d’urgenza, e se non si troverà un accordo Bolzano sarà commissariata. Dopo avere faticosamente formato una maggioranza, a Spagnolli è mancato il voto di un esponente della Svp, storico alleato nel comune. La consigliera Anna Pitarelli, infatti, ha fatto mancare il suo voto e così Spagnolli ha ottenuto 22 voti a favore e 23 contrari. Il mancato voto dell’esponente SVP ha fatto sì che ora Bolzano rischi lo scioglimento coatto visto che oggi scade il termine previsto dalla legge elettorale per la formazione della nuova giunta. Per Spagnolli queste sono ore febbrili per un estremo tentativo di ricucire la situazione e di trovare il voto mancante per il varo della giunta.

Che la botta sia stata dura e del tutto inaspettata si evince che Spagnolli per tutta la giornata è rimasto rintanato nel suo ufficio, evitando i contatti con la stampa, ma arroventando le linee telefoniche del comune.

L’autrice del siluramento di Spagnolli è serena: la decisione di affondare il sindaco di Bolzano «è stata dettata da una riflessione personale e dalla mia coscienza e non è stata concertata con nessuno. Neanche con il partito al quale vengo associata» dice Anna Pitarelli, secondo cui «i motivi di ciò sono semplici: in primis, le critiche che ho sollevato nel corso delle trattative per la formazione della nuova maggioranza hanno dato seguito a un attacco verbale alla mia persona che si potrebbe anche definire mobbing. E poi, concetto più importante, ho una responsabilità solo nei confronti dei miei elettori. E’ a loro che devo rendere conto». Inoltre, per Pittelli «il programma e singoli membri della squadra di governo proposti sono l’incarnazione dell’immobilismo e di un compromesso marcio. Bolzano merita di meglio, perché la città deve rinnovarsi. Il capoluogo deve essere governato da persone che non pensano solo ai loro interessi e alle cariche da ricoprire, ma che siano disposte a scrivere e realizzare un programma visionario all’insegna del rinnovamento».

L’improvviso stallo ha dato la stura alle reazione delle opposizioni. «Bolzano deve tornare subito al voto, l’accanimento terapeutico non ha senso – afferma il segretario della Lega Nord dell’Alto Adige, Maurizio Fugatti . Ormai è chiaro quello che tutti sapevano già da tempo: Luigi Spagnolli non ha i numeri per tornare al governo della città». Per l’esponente leghista «dopo oltre dieci anni di mala gestione della sinistra, è arrivato il momento che il centrodestra guidato dalla Lega Nord vada al governo di Bolzano come già accaduto a Laives. Spagnolli alzi bandiera bianca e la parola torni ai cittadini».

Spara a zero anche Micaela Bianciofiore di Forza Italia: «come ampiamente prevedibile e da me preannunciato dopo aver analizzato i numeri elettorali, nella notte è saltato il sindaco neoletto del Pd di Bolzano, Luigi Spagnolli. Il tentativo di comporre una giunta arlecchino fatta di partiti diametralmente opposti e con opposti programmi ha prodotto la fuoriuscita e l’ira della parte imprenditoriale della Svp che per tramite della consigliera Pittarelli, non ha votato la fiducia al programma e dunque alla giunta». Per Biancofiore, deputato di Fi, «ora Bolzano deve tornare a volare alto nel ruolo di capitale europea a cavallo fra due mondi che le è proprio e Franco Frattini – nella notte invocato da tutti – se accetterà, torna ad essere il candidato di eccellenza che può coadiuvare Forza Italia, Lega, destre ed SVP e che assicurerà la vittoria ad un largo centro destra credibile e di comprovata capacità di governo».