“Borghi felici”: i primi tre posi all’Alto Adige

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castello di brunico
Brunico, Vipiteno ed Egna sono tra i comuni dove, secondo l’indagine condotta da Il Sole24 Ore, si vive meglio. Nei primi 100 posti solo comuni del Nord Italia, molti del NordEst

 

castello di brunicoAl Nord Italia e al NordEst in particolare si vive meglio: l’ennesima riprova arriva dalla classifica stilata dal Centro studi Sintesi per il Sole 24 Ore che ha stilato la classifica dei “Borghi Felici” 2015, un elenco di cento comuni italiani dove la vita è più bella che altrove.

Il podio è tutto altoatesino, con intesta Brunico, seguito al posto d’onore da Vipiteno e bronzo ad Egna. A ruota due località venete, come Peschiera del Garda e Lazise, incalzate da altre due località gardesane come Bardolino (Vr) e Sirmione(Bs). 

La provincia di Bolzano non s’accontenta di avere colonizzato tutto il podio: all’undicesimo e dodicesimo posto ci sono altre due località altoatesine, come Appiano sulla strada del vino e Lana. Il proseguo della classifica è tutto un profluvio di località venete, emiliano romagnole e friulane, con una spolverata ogni tanto di Lombardia e Piemonte: Nella bassa classifica, due località trentine: Cles (86) e Riva del Garda (100), a testimonianza di come il Trentino faccia sempre peggio dell’Alto Adige.

L’indagine condotta da Il Sole ha preso in considerazione i comuni con una popolazione tra i 5.000 e i 50.000 abitanti dove si vive il miglior compromesso tra le dimensioni economiche, sociali, ambientali e di welfare. Dall’analisi di un insieme variegato di variabili statistiche si ottiene una spremitura di qualità: la base di partenza è costituita dagli 8.047 comuni italiani riconosciuti dall’Istat; poi, attraverso una scrematura incrementale si arriva a una selezione di 158 comuni (all’ultimo posto c’è Carignano, in provincia di Torino). Un drappello di piccoli paesi caratterizzati da una qualità del benessere mediamente superiore al resto d’Italia.

Brunico vince grazie «agli importanti risultati in termini di condizioni di vita materiali (il reddito Irpef medio è il più elevato registrato dai 158 comuni selezionati e anche i depositi pro capite sono nettamente superiori alla media) e al primato nel campo ambientale (forte incidenza di auto a limitate emissioni inquinanti)». Seconda Vipiteno, che «pur non raggiungendo alcun primato nelle aree tematiche analizzate, sfrutta un mix equilibrato di performance di livello medio-alto, con punte di eccellenza nei campi della salute e dell’ambiente» con una tendenza – sottolineano i ricercatori del Centro studi Sintesi – in miglioramento visto che «l’anno scorso il vantaggio di Brunico su Vipiteno era di 4,6 punti (100 contro 95,4); quest’anno il gap si è ridotto a 3,1 punti (100 a 96,9). In realtà, sembra che il vantaggio di Brunico si stia velocemente riducendo anche nei confronti degli altri Comuni. Nel 2014 il terzo posto era di Sirmione con 87 punti; ora c’è Egna, che ha raccolto ben 95,6 punti. E sempre l’anno scorso il decimo posto era di Calenzano con 62,8 punti, mentre ora, nella stessa posizione, figura Manerba sul Garda con 80,8 punti. In altre parole, si potrebbe parlare di una sorta di “redistribuzione della felicità” – se così possiamo chiamarla -, resa evidente da una minore distanza di Brunico rispetto agli altri Comuni che occupano le prime dieci posizioni della classifica».

Dallo studio emerge un’Italia ancora più divisa in due di quanto già non lo fosse, con i comuni del Centro-Sud fuori classifica.