LXII “Casa Moderna” a Udine: presentata la Filiera del legno Friuli Venezia Giulia

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Gli stand delle aziende della Filiera del Legno allinterno della Casa Moderna
L’impiego del legno sempre più protagonista della nuova edilizia e della ristrutturazione

 

Gli stand delle aziende della Filiera del Legno allinterno della Casa ModernaIl legno è il grande protagonista della LXII edizione di “Casa Moderna” di Udine. E di legno e della sua filiera regionale si è parlato nel padiglione 8, della “Casa Biologica l’Abitare Ecosostenibile”.

All’incontro dal titolo “Filiera del legno Friuli Venezia Giulia”, promosso da Regione, Consorzio Innova FVG e Confindustria Udine e aperto dai saluti di Michele Morgante, presidente di Innova FVG, è intervenuto l’architetto Pietro Valle per illustrare le caratteristiche della Filiera. Erano presenti le aziende: Diemme Legno, Domus Gaia, Fratelli De Infanti, Fratelli Vidoni, Legnolandia, Michelus Case, Serrametal e Stratex.    

La Filiera del Legno del FVG raggruppa diverse aziende regionali che lavorano il legno, dalla prima lavorazione al prodotto finito, con l’intento di offrire soluzioni integrate, innovative e sostenibili a 360 gradi per l’abitare eco-sostenibile. 

«Vogliamo fare in modo – spiega Michele Morgante, presidente del Consorzio Innova Fvg – che ci sia una chiara percezione sia da parte dei consumatori che da parte delle imprese delle possibilità offerte dalla Filiera. Ovviamente queste potenzialità riescono a risaltare ancor di più se le aziende si presentano in maniera unitaria. Il lavoro del Consorzio Innova Fvg è quello, da un lato, di convincere le imprese a lavorare assieme e fare rete e, dall’altro, di creare occasioni perché questa rete si presenti non solo in Friuli Venezia Giulia ma anche fuori regione. La prossima settimana, ad esempio, ci riproporremo al SAIE di Bologna». 

L’architetto Pietro Valle ha evidenziato «come le due parole chiave della Filiera del Legno siano l’utilizzo di legno locale e la filiera corta che permettono un rapporto a chilometro zero tra taglio del legno, lavorazione e messa in opera. Oltre a un più incisivo controllo sulla qualità della materia prima, ciò consente anche un abbattimento dei costi – si pensi solo a quello del trasporto – con la conseguente opportunità di disporre di maggiori risorse da investire in elementi di isolamento e tamponamento bio-ecologico». L’architetto Valle ha poi enfatizzato la dote della flessibilità del legno: «è un materiale che, per leggerezza, trasportabilità, montabilità si adatta perfettamente ad essere utilizzato in edilizia con altri materiali. A dispetto poi di un luogo comune, offre anche ottime qualità antincendio. Non tutti sanno infatti che il legno lamellare brucia più lentamente di certe murature in acciaio».  

Per Vittorio Di Marco (capodelegazione di Tolmezzo; Diemme Legno), «come Delegazione ci stiamo impegnando affinché si riesca a declinare la Filiera anche con contenuti di sostanza. E’ inutile continuare a valorizzare il legno, facilitando solo la vendita dei tronchi. Dobbiamo ricominciare a lavorare questa materia prima. Serve dunque una politica che vada a finanziare progetti compiuti e ben definiti come quello della Filiera che mette assieme i produttori delle prime lavorazioni con chi trasforma il legno nelle fasi successive. Occorre una stagione nuova che ruoti attorno alle opportunità offerte dall’edilizia innovativa e di ristrutturazione, dove noi possiamo mettere in campo tutta l’esperienza della ricostruzione post-terremoto. Per fare prodotti nuovi però ci vogliono ricerca e sperimentazione per cui le aziende dovrebbero essere affiancate dai centri di ricerca delle università e dei poli tecnologici, e per la loro validazione e certificazione un ruolo determinante potrebbe essere assunto dal Catas. L’auspicio è anche di giungere ad un marchio del legno regionale da silvicoltura naturalistica, perché solo così potremmo trarne vantaggio  dal notevole beneficio ambientale che questa pratica di governo dei boschi contiene».