Il pianista Leif Ove Andsnes a Trento per il cartellone dei concerti della Società Filarmonica

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Leif Ove Andsnes Foto Erik Berg01
Nel programma pagine di Sibelius, Beethoven, Debussy e Chopin

 

Leif Ove Andsnes Foto Erik Berg01Martedì 27 ottobre nella sala dei concerti della Società Filarmonica di Trento (ore 20.45) s’esibisce il pianista Leif Ove Andsnes, impegnato in un recital che spazia da Sibelius a Beethoven, Debussy e Chopin.

Dopo trenta registrazioni, otto “Grammy Nominations” e ben sei “Gramophone Awards”, Leif Ove Andsnes può essere considerato uno dei pianisti di riferimento per il concertismo internazionale. Elegante, sensibile, scintillante nella tecnica come nelle scelte interpretative, padrone di un repertorio da Bach alla musica contemporanea, Andsnes nel turbinio di indirizzi, tendenze, stili di esecuzione e d’ascolto che continuano a sovrapporsi prosegue in un percorso di letture profonde iniziate con l’amatissimo Grieg e proseguite con Mozart e Rachmaninov per arrivare a Beethoven. L’integrale dei concerti del maestro di Bonn registrata come pianista e direttore con la Mahler Chamber Orchestra ha consegnato un’interpretazione storica esemplare per sonorità timbrate, incisiva nei passi di agilità e di forza, avvincente nella sorvegliata cantabilità.
Leif Ove Andsnes è nato a Karmoy, in Norvegia, nel 1970 e si è formato presso il Conservatorio di Musica di Bergen. Oggi è docente presso l’Accademia di Musica di Oslo ed è membro dell’Accademia Reale di Musica Svedese.
Un programma che predilige la forma breve – studi, notturni, improvvisi, fogli d’album – piccoli tableaux di centrale importanza nella galleria dei capolavori pianistici del passato. Opere di compositori che in poco più di una manciata di minuti, con tratto ben delineato e pennellate che attingono dalla  tavolozza timbrica della tastiera, conferiscono un’impressione, un’immagine, ora lasciata alla fantasia dell’ascoltatore ora volutamente dichiarata, come nel caso dei brani pianistici di Sibelius, miniature dal carattere intimistico ispirate alla natura. Non possono mancare alcune delle pagine chopinane più note, dal Notturno op. 15 n. 1 (1832), tra i primi esempi del genere, all’Improvviso op. 29 (1837) forte di  quella spontaneità improvvisativa da salotto, dalla poesia dello Studio in la bemolle maggiore (1840) fino alla Quarta Ballata (1842) in cui si fondono espressioni liriche, fantastiche ed epiche che sembrano ammiccare alla poesia di Adam Mickiewicz.
“Chopin è il più grande di tutti, poiché attraverso il solo pianoforte ha scoperto tutto” affermava Debussy, omaggiandone il sostanziale contributo con una serie di Studi (1915) a metà strada tra lo scopo didattico e quello concertistico, con una meticolosa ricerca sull’oggetto sonoro iniziata già con  Estampes (1903), un viaggio musicale che stasera fa tappa a Granada sulla melodia di un’habanera.
E a proposito di viaggi, nel tempo e nel pensiero musicale, va qui ricordato il “Beethoven journey”, progetto concertistico e discografico condotto di recente da Andsnes. “La musica di Beethoven è per me la musica più umana e profondamente spirituale che esista” ha dichiarato il pianista norvegese: caratteri che si intravedono nella Sonata op. 31 n. 3 (1802), in cui la vicenda biografica beethoveniana di anni difficilissimi si riversa sul pentagramma in un grande gioco di contrasti e in un rincorrersi di temi che, rinunciando allo spazio meditativo dell’Adagio, sorprendono per freschezza e ispirazione.

Programma

J. Sibelius (1865-1957)
Kyllikki, Tre pezzi, op. 41
“La betulla”, da Cinque pezzi op. 75 n. 4
“L’abete”, da Cinque pezzi op. 75 n. 5
“Il lago della foresta”, da Tre schizzi op. 114 n. 3
“Canzone nella foresta”, da Tre schizzi op. 114 n. 4
“Visione primaverile”, da Tre schizzi op. 114 n. 5

L. van Beethoven (1770-1827)
Sonata n. 18 in Mi bem. magg., “La caccia” op. 31 n. 3 (Allegro – Scherzo. Allegretto vivace – Minuetto – Presto con fuoco)

C. Debussy (1862-1918)
La soirée dans Grenade, da Estampes
Étude 7 pour les degrés chromatiques
Étude 11 pour les arpèges composés
Étude 5 pour les octaves

F. Chopin (1810-1849)
Improvviso n. 1 in La bem. magg., op. 29
Étude in La bem. magg., da Trois nouvelles études
Notturno in Fa magg., op. 15 n. 1
Ballata n. 4 in fa min., op. 52