CrediFriuli, l’utile 2015 supera i 6,4 milioni di euro

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CrediFriuli
Si rafforzano il patrimonio e la solidità della banca

 

CrediFriuliAnche il 2015, per CrediFriuli, è stato un anno contrassegnato da brillanti risultati. L’utile netto, infatti, ha superato i 6,4 milioni di euro (+4,28%), con un margine da servizi salito dell’11,06% e le commissioni nette della stessa percentuale. Nel medesimo periodo, la raccolta globale si è attestata oltre i 1.063 milioni di euro (+5,7%), sia grazie all’incremento della raccolta diretta, che ha superato i 700 milioni di euro, che a quello conseguito dalla raccolta indiretta (+6%), la cui crescita è stata determinata, tra le altre voci, anche dallo straordinario aumento nelle aperture di nuovi fondi pensione (+67%), nonché dalla conferma di un ottimo riscontro ottenuto dalla Consulenza Avanzata del risparmio, che ha raggiunto un capitale amministrato superiore a 82 milioni di euro (+15%). 

«Archiviamo il 2015 con molta soddisfazione  – sottolinea il presidente, Luciano Sartoretti –  perché, in un momento non certo semplice per il sistema bancario, abbiamo raggiunto risultati lusinghieri che ci hanno permesso di collocarci ai primi posti, in Friuli Venezia Giulia e in Italia, nelle classifiche di buona gestione e solidità, stilate dalle più importanti riviste del settore». 

Cresciute anche le masse amministrate che hanno raggiunto i 1.786 milioni di euro (+6%), con gli impieghi che salgono a oltre 671 milioni di euro (+6,9%). Un ottimo risultato, inoltre, è stato ottenuto anche in termini di apertura di nuovi conti correnti (oltre 1.200) e nel settore della Bancassicurazione, con 3.467 nuove polizze emesse, che portano a oltre 13.639 le polizze totali contrattualizzate, per un volume di premi pari a 48,1 milioni di euro. 

«È stato un anno di buoni risultati, raggiunti da una struttura di qualità e di grandi capacità,   – aggiunge il direttore generale, Gilberto Noacco – che si sono accompagnati, come d’abitudine, a una politica fatta di scelte sempre orientate al mantenimento di un’elevata copertura del credito deteriorato e al rafforzamento del patrimonio, che supera i 117 milioni di euro. A testimonianza di un tanto, ricordiamo la misura consistente degli accantonamenti (54%, contro una media del sistema pari al 44%) e il valore registrato dal CET1 (il rapporto percentuale tra il patrimonio e l’insieme delle attività) che, con un 18,26%, raggiunge un livello ben al di sopra sia di quello richiesto dalla normativa, che di quello del sistema bancario».