A Padova il primo “Uber” dei Commercialisti

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Padova. Ha ufficialmente aperto i battenti in piazza Salvemini 2, lo Shared Service Center Menocarta.net, il primo esperimento in Italia per trasferire al mondo dei professionisti il “modello Uber”. Nell’Ssc-carta sarà infatti possibile lo sharing di competenze grazie al personale che gli studi professionali (commercialisti, avvocati, notai, consulenti del lavoro…) decideranno di distaccare nella sede.

“UN CROCEVIA DI COMPETENZE PER LA CULTURA DIGITALE DEL PROFESSIONISTA”

Non si tratta di uno studio associato ma di un “crocevia di competenze” dove fare concretamente cultura digitale e diffondere l’organizzazione lean e il controllo di gestione nelle aziende. Ovviamente alla condivisione di competenze corrisponderà anche uno sharingdi servizi offerti: dalla fattura elettronica alla gestione contabile, dalla gestione del personale alla contrattualistica e alla gestione dei contenziosi.

Tutto sotto il comune denominatore del digitale e paperless, in primis quindifatturazione elettronica e digitalizzazione dei documenti fiscali, contabili e amministrativi. Una attenzione particolare, anche vista la particolare affinità con i temi dell’innovazione e del digitale, sarà riservata alle startup innovative.

“UN OCCHIO PARTICOLARE ALLE START UP INNOVATIVE”

Il “distaccamento” del personale da parte degli studi che vorranno aderire al progetto potrà avvenire con contratti di affiliazione (partnership) temporanei oppure, nel caso in cui il professionista si trovi in una città troppo lontana dalla sede Ssc-carta, anche con una collaborazione da remoto visto che tutti i servizi saranno accessibili e gestibili attraverso il cloud.

“PROCEDURE E FLUSSI DI DOCUMENTI NATIVI DIGITALI”

Il tema non è quello della “semplice” praticità di gestire dei documenti in formato digitale invece che cartaceo, ma della creazione di una vera e propria cultura digitale in grado di cambiare per sempre il modo di fare impresa (e anche la stessa attività di professionisti, commercialisti ed esperti contabili). Non la digitalizzazione di un semplice foglio di carta quindi ma lacreazione e la gestione di flussi di documenti nativi digitali. Un modo di lavorare lean che richiede quindi un centro, come lo Ssc-carta, dove avere a disposizione tutto il personale necessario a gestire documenti digitali, fare da garante (assurance) dei flussi digitali, assicurare una conservazione a norma di documenti di rilevanza fiscale o contabile, fare controllo di gestione, canalizzare i flussi di fatturazione.

“UN ACCELERATORE TRA PROFESSIONISTI PER FARE NETWORKING”

La struttura funzionerà anche come “acceleratore” di professionisti visto che di volta in volta ospiterà fino ad un massimo di cinque commercialisti che hanno sostenuto l’esame di Stato e che potranno così avvicinarsi alla professione a costo zero e usufruendo dell’attività di mentoring del personale presente.

“Si tratta di un’iniziativa innovativa per i servizi professionali, un profondo ripensamento e condivisione delle competenze – ha spiegato Andrea Cortellazzo, commercialista partner di Cortellazzo&Soatto e Menocarta.net ed anima del progetto Shared Service Center Menocarta – è evidente che con la fatturazione elettronica e i servizi digitali molte professioni, a cominciare da quella dei commercialisti, sono a rischio. I professionisti devono avere il coraggio di guardare al futuro e di non chiudersi a riccio, affrontando seriamente la battaglia culturale del digitale. Nello Ssc-carta verranno fatte confluire tecnologie, risorse e servizi in grado di gestire fatture in formato elettronico e dinamiche paperless capaci di dare vita ad un grande centro pensato soprattutto per le medie e grandi aziende che potranno così capire i vantaggi della digitalizzazione di molti dei processi che ogni giorno rallentano, se non intasano, gli uffici. Senza questa volontà di cambiare il proprio modo di lavorare per molti professionisti di oggi potrebbe non esserci futuro”.

“INGRESSO VIETATO ALLE STAMPANTI”

Dal punto di vista del design si tratterà di un open space minimal che “vieterà” l’ingresso a stampanti, fotocopiatrici o anche a semplici blocchi di appunti, esattamente come già fatto al workspace Menocarta aperto ad Albignasego (Padova) nel febbraio 2014, oggi cuore pulsante della rete di imprese. La scommessa lanciata in questo caso di un luogo fatto di tavoli, sedie, cloud, tablet, wireless e non una stampante, archivio cartaceo né carta stampata ha visto nel solo primo anno di attività del workspace la gestione di 2,2 milioni di fatture in formato digitale per un risparmio economico per le imprese che si sono rivolte al workspace che oscilla tra gli 8,8 e i 19,8 milioni di euro (risparmio equivalente anche a 5 milioni di pagine non stampate, 42 tonnellate di Co2 non emesse e 63 alberi non abbattuti).

L’apertura di un secondo Shared Service Center Menocarta.net è in programma per il prossimo giugno a Napoli.