Autonomia del Veneto, il Governo Renzi dice “niet” al quesito referendario articolato

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vinitaly 2014 luca zaia dona a matteo renzi bandiera veneto
Zaia: «non resta che votare sul quesito indicato dalla Consulta. Rinnoverò al Governo la richiesta di un “election day”»

 

vinitaly 2014 luca zaia dona a matteo renzi bandiera venetoSulla scottante questione dell’autonomia del Veneto, il Governo Renzi pigia sul freno. Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Enrico Costa, ha mandato una lettera al governatore del Veneto, Luca Zaiza, relativa al negoziato sull’autonomia e sul connesso referendum consultivo. Una risposta che arriva a distanza di due mesi dalla lettera di Zaia a Renzi con cui si chiedeva, ai sensi dell’articolo 116, III comma, della Costituzione, di negoziare sul quesito referendario da sottoporre ai Veneti in relazione alla maggiore autonomia, che veniva illustrata in modo ampio e dettagliato.

«Mi pare che il primo negoziato, quello sulla possibilità di un quesito referendario articolato che indicasse anche le materie (ad esempio sanità, istruzione, ecc.) su cui chiedere l’autonomia, sia già fallito per il “No” opposto dal Governo – dice a caldo Zaia -. Non resta dunque ora che indire il referendum veneto col quesito ammesso dalla Consulta».

Secondo il Governatore «mi pare evidente il rifiuto del Governo Renzi a negoziare sul quesito e che, per Palazzo Chigi, l’unica domanda ammissibile da sottoporre ai veneti sia quella generale fissata dalla legge regionale e legittimata dalla Corte Costituzionale. Il secondo passaggio discutibile è laddove il Ministro si dice disponibile a individuare e delimitare le materie. Non va assolutamente bene, anche perché usano il verbo “limitare”. Certo è che, tanto più i Veneti si esprimeranno per il “Sì”, tanto meno si potrà limitare».

Zaia fa buon viso a cattivo gioco: «procediamo con ordine. Non essendovi ormai altra ipotesi che non quella di indire il referendum, nelle prossime ore scriverò ufficialmente al Governo chiedendo la possibilità di abbinare la consultazione veneta con quella nazionale sulla riforma costituzionale. Vedremo cosa risponderà il Governo e se terrà conto delle istanze di rigore sulla spesa pubblica di cui parla tanto».