Gustavo Romero e Massimo Somenzi eseguono l’Integrale delle Sonate per pianoforte di Muzio Clementi

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Concerto nell’ambito della stagione di musica da camera “Nostos-Ritorno” della Società Veneziana di Concerti

Di Giovanni Greto

 

 

Si preannuncia quantomeno interessante il penultimo appuntamento della stagione di musica da camera “Nostos-Ritorno” della Società Veneziana di Concerti. Il messicano Gustavo Romero e il veneziano Massimo Somenzi lunedì 30 maggio (ore 20.00) al teatro La Fenice di Venezia  eseguiranno l’integrale delle sonate per pianoforte a quattro mani di Muzio Clementi (Roma 1752- Evesham, Worcestershine 1832). 

Come scrive Somenzi nel programma di sala, a parte le integrali discografiche, le opere per duo pianistico di Clementi non sono mai entrate tutte stabilmente nel repertorio da concerto. «Alcune sonate risultano perfino ai pianisti del tutto sconosciute, colpa anche delle edizioni ottocentesche posteriori alle prime che ne hanno tramandate solo alcune. Questa integrale vuole essere dunque uno stimolo ad approfondire un aspetto significativo dell’opera di un compositore italiano importante, a tratti geniale e fondamentale nella storia dell’evoluzione del pianoforte». 

Le sette sonate a quattro mani furono tutte composte e pubblicate tra il 1771 e il 1786. Il contributo di Clementi alla scrittura per duo pianistico risulta fondamentale sia per quanto riguarda l’evoluzione di un genere, quello del duo pianistico appunto, che tanta parte avrà nel repertorio del periodo romantico e del XX secolo. Fin dalle prime sonate, alcune caratteristiche avvicinano Clementi a Mozart: la scrittura pianistica sempre brillante, a tratti vistosamente virtuosistica e l’assoluta parità dei due esecutori che dialogano nel più classico stile concertante. Fra tutte le opere per duo, la sonata in mi bemolle maggiore in tre movimenti è la più importante per bellezza pianistica e profondità espressiva e anticipa Beethoven nella elaborazione dei temi e nella scrittura a tratti di carattere sinfonico.