Assemblea Confcommercio celebra i 70 anni della categoria alla presenza di Renzi (fischiato)

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CONFCOMMERCIO Assemblea 2016 Carlo Sangalli
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
Protagonista dell’evento anche Ascom Padova. Dal 2012 ad oggi perse 600.000 partite iva per la crisi e per l’eccesso di peso fiscale e di burocrazia

 

CONFCOMMERCIO Assemblea 2016 Carlo SangalliAssemblea annuale nazionale per Confcommercio imprese per l’Italia a Roma alla presenza del premier Matteo Renzi che ha incassato dai presenti anche una sonora bordata di fischi in segno di critica ai provvedimenti del suo governo che non hanno dato risposte al bisogno del Paese di risollevare l’economia.

In apertura dell’assemblea, il presidente Carlo Sangalli ha esordito affermanco che «il nostro settantennale è stato un cammino entusiasmante tra identità e futuro. Oggi, siamo al giro di boa, per metterci alle spalle, ancora una volta, il vento del cambiamento. Siamo sempre stati un’organizzazione “di frontiera”, una frontiera mobile, che in questi decenni ha spostato la rappresentanza sempre un po’ più in là, un passo in avanti, 70 anni fa si diceva Confcommercio e si parlava di commercio, oggi si dice Confcommercio-Imprese per l’Italia e si intende commercio, servizi, turismo, trasporti, logistica e professioni. Ma non solo. Confcommercio è sempre stata là, dove si spostava la frontiera della politica e delle istituzioni, del territorio e del mondo, della tradizione e del futuro. Siamo stati e restiamo terra di confine: pronti a difendere quello che siamo stati, pronti a cambiare quello che siamo, pronti a dare il nostro contributo per un Paese più moderno e più giusto». 

Oltre al presidente del consiglio Matteo Renzi, tanti i ministri e parlamentari in platea ad ascoltare la relazione di Sangalli, che da una parte ha apprezzato lo sforzo riformatore del governo: «bene l’avvio della riforma della pubblica amministrazione, l’impegno di ridurre i carichi burocratici sulle imprese, alcune misure contenute nel “Jobs Act”, una politica fiscale distensiva. Su riforme ed equità riteniamo si giochi il destino dell’Italia. Abbiamo da tempo sostenuto la necessità e l’urgenza di riforme istituzionali, è per noi importante che si sviluppi nel Paese un approfondito dibattito sui contenuti delle riforme».

Sangalli ha avanzato richieste alla politica, che da sempre fa l’associazione dei commercianti: «proponiamo da tempo una profonda riforma fiscale, in particolare dell’Irpef, una riforma che preveda poche aliquote e l’introduzione di una “no tax area” uguale per tutti i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi». Il presidente lancia anche un allarme relativo alla cosiddetta “desertificazione” nei centri cittadini, a causa della chiusura dei negozi: «negli ultimi sette anni nei centri storici, soprattutto quelli delle medie città italiane, si è assistito ad una forte riduzione dei negozi tradizionali, delle attività di prossimità, che fanno comunità. E lo stesso vale per le periferie delle grandi città o per i tanti piccoli centri del nostro Paese. Per questa ragione, abbiamo dato il via a un vero e proprio “Patto per le città” con l’Anci, per progettare insieme gli spazi di vita e d’impresa, ma anche per spendere di più e meglio i fondi strutturali dell’Agenda urbana europea». A preoccupare i commercianti è anche la sicurezza: «le istituzioni del territorio sono il primo e fondamentale argine contro l’illegalità. Gli imprenditori hanno il sacrosanto diritto a lavorare in un contesto sereno e sicuro. L’impegno e l’attività di Confcommercio, in questo ambito si sono rafforzati ed è cresciuta la collaborazione con il ministro Alfano. Ci sono aree del nostro Paese in cui fare impresa, aprire un negozio, mettere su una “start up” richiede coraggio. Il coraggio e la speranza di vivere e lavorare in un Paese normale».assemblea confcommercio 2016 matteo renzi

Nel suo intervento, Renzi ha affermato che «quello che ci attende è un futuro pieno di opportunità e pieno di difficoltà, lo scenario internazionale è particolarmente esaltante per chi ha voglia di mettersi in gioco e provarci. La vera scommessa è capire se l’Italia ha voglia di stare dalla parte dei vincenti». Renzi ha ribadito l’impegno del governo a non aumentare l’Iva, ma quando ha citato l’esperienza dell’erogazione degli 80 euro a parte dei contribuenti, si è beccato una sonora bordata di fischi, puntuale testimonianza di come tra chi intraprende ci sia palese insoddisfazione verso le politiche economiche realizzate da Renzi nel corso dei due anni del suo governo, anche in considerazione del fatto che dal 2012 ad oggi sono circa 600.000 le partite iva che sono cessate, a testimonianza di come la crisi abbia colpito particolarmente coloro che non vivono di reddito fisso.

«Ci riconosciamo in un’Italia libera che vuole crescere ancora e non ha paura di farlo insieme – ha concluso Sangalli – ci riconosciamo in un’Italia che sa e vuole parlare al tempo dei nostri figli: il futuro».

L’assemblea 2016 di Confcommercio ha visto protagonista Ascom Padova: «avevamo predisposto tante magliette diverse – ha detto il direttore generale Federico Barbierato – che andavano a formare la scritta “+ coraggio – tasse” con lo scopo di lanciare quello che per le piccole imprese è il messaggio centrale: ridurre la tassazione se si vuole che le piccole imprese aggancino la ripresa e creino sviluppo. E il messaggio è arrivato». «È talmente arrivato – ha commentato al termine dell’assemblea il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – che Renzi, salito alla tribuna dopo la relazione del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha aperto il suo intervento dicendo: “Più coraggio e meno tasse”? Sono d’accordo con voi!».