Assemblea Ance Trentino: i costruttori edili cambiano “pelle”

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Assemblea ANCE Trento giugno 2016 2
Nasce l’Associazione Trentina dell’Edilizia. Misconel confermato alla presidenza

 

Assemblea ANCE Trento giugno 2016 2Nella cornice del Castello del Buonconsiglio a Trento si è svolta la prima assemblea dell’Associazione Trentina dell’Edilizia – ANCE Trento, cui ha partecipato anche il vicepresidente nazionale di Ance, Gabriele Buia. 

L’Assemblea è stata l’occasione per presentare pubblicamente la nuova associazione, che nasce ufficialmente il 1 gennaio 2016 ereditando una storia fatta di 70 anni di rappresentanza della categoria da parte di quella che fu la Sezione autonoma dell’Edilizia di Confindustria Trento e che, nello scorso mese di dicembre, è stata messa in liquidazione. Per la nuova associazione questi 70 anni di esperienza sono il punto di una nuova partenza, perché l’esigenza di reinventarsi un futuro (questo il motto dell’assemblea odierna) è avvertita non solo dalle singole imprese, ma anche dalla categoria stessa nell’espressione delle forme della propria rappresentanza. 

Per Giulio Misconel, presidente riconfermato per il triennio 2016-’18 alla presidenza dell’associazione, «il futuro che la categoria si è immaginata, frutto dei profondi cambiamenti di questi anni e di una perdurante crisi che attanaglia il settore, è rappresentato da un diverso e nuovo modo di fare associazione: non è più tempo di contrapposizioni tra imprese edili e imprese specialistiche, tra imprese industriali e artigiane, ma bisogna iniziare a ragionare in termini di filiera, per costruire insieme quella che ci piace chiamare “la casa comune dell’edilizia trentina”». 

L’associazione, a pochi mesi dalla nascita, conta già una ottantina di imprese aderenti, con un fatturato complessivo di oltre 630 milioni di euro e una forza lavoro che sfiora le 2.000 unità e pone alla base del proprio rapporto di adesione l’accettazione del principio di etica imprenditoriale e chiede a tutti i partner, dal sindacato dei lavoratori alle istituzioni pubbliche, ma anche al mondo del credito, di essere al fianco delle imprese che vogliono far progredire il Trentino portando benessere. 

Misconel ha avanzato le richieste alle istituzioni pubbliche: «chiediamo il coraggio di sburocratizzare con forza i tanti ostacoli e orpelli, spesso inutili, che impediscono alle imprese di avviare nuove iniziative. Allo sforzo che la Provincia sta profondendo nella semplificazione della normativa in materia urbanistica e nella definizione di un quadro normativo in materia di lavori pubblici che, recependo le direttive comunitarie, metta a buon frutto le competenze statutarie che le sono attribuite, l’associazione chiede che lo stesso impegno sia profuso nel mettere la macchina burocratica al servizio delle imprese, e non ad ostacolo delle stesse. Regole semplici e chiare, uniformità interpretativa, sono alla base di un sistema economico che può progredire e sono il presupposto anche per la diminuzione dei ricorsi nell’assegnazione degli appalti pubblici». 

«Alla Provincia l’Associazione chiede – prosegue Misconel – anche l’impegno a non riproporre oltre il 31 dicembre 2016 la norma che ha ridotto il prezzario provinciale dell’8%, in quanto economicamente non più sostenibile da parte delle imprese. Il prezzario provinciale è uno strumento fondamentale che, invece, va valorizzato, facendolo diventare il riferimento anche per la Camera di commercio. 

Nella scelta delle ditte da invitare alle procedure negoziate, la richiesta è che la regola della rotazione sia applicata con buon senso, considerando il tipo di impresa, le sue dimensioni, le maestranze impiegate, la professionalità e la specializzazione». 

Tema caldo è quello della gestione degli appalti pubblici: «per quanto riguarda i criteri di aggiudicazione degli appalti, va bene non guardare solo al prezzo offerto, ma i meccanismi che rimettono alla pura casualità la scelta dell’appaltatore non sono certamente in grado di far prevalere né l’offerta né l’offerente migliore. Soprattutto, però, ci vuole velocità nell’assegnazione degli appalti, anche di quelli indetti col c.d. “metodo Irler”». Assemblea ANCE Trento giugno 2016 1