Alto Adige, decolla il “Comitato sì Referendum” in senso bipartisan

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Costa: «siamo un comitato trasversale che abbraccia tutta la società altoatesina» 

 

referendum comitato sìIn Alto Adige decolla in modo bipartisan il “Comitato per il Sì al referendum” andando oltre gli steccati delle appartenenze politiche, visto che accanto ad esponenti del PD ci sono anche esponenti del centro destra, come l’ex candidato sindaco di Bolzano Robert Oberrauch e Alex Janes, avvocato e candidato alle provinciali per Forza Italia. Tra gli altri nomi di spicco del mondo imprenditoriale che sostengono il Comitato del Sì, Roland Buratti, Maria Niederstätter, Roberto Padovani, Stefano Oberosler e Alessandro Podini.

Per il presidente del Comitato, Carlo Costa (PD, direttore tecnico dell’Autostrada del brennero) «si tratta di un comitato trasversale ed eterogeneo, che annovera al suo interno rappresentanti di mondi diversi, da quello dell’economia e delle professioni a quello della scuola, di entrambi i gruppi linguistici». Costa, affiancato dal presidente della CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati, ha presentato l’elenco degli aderenti.

Per Alex Janes, esponente storico del centrodestra italiano bolzanino «non c’è alcuna contraddizione rispetto alle mie idee politiche ed anzi trovo coerente appoggiare una riforma della Costituzione per un esponente del centrodestra, visto che da decenni anche la mia area politica auspicava un cambiamento di questo tipo». 

Fino al 4 dicembre, il Comitato organizzerà nelle varie località dell’Alto Adige dibattiti per sensibilizzare gli elettori, ancora estremamente indecisi: Costa ha sottolineato che «come nella migliore tradizione italiana anche l’attuale proposta di riforma costituzionale viene oggi avversata da uno schieramento del No, strumentalmente declinato secondo i più mutevoli interessi di partito. Il Comitato per il Sì di Bolzano ha l’ambizione di perseguire un fine diametralmente opposto: andare oltre la stagione dei no, superare fazioni e veti per affermare il principio che solo attraverso il sì a questa riforma potrà essere assicurato un futuro di prosperità al nostro Paese. Anche in merito al futuro dell’autonomia altoatesina la riforma comporta una situazione migliorativa». 

Cinque i punti qualificanti della riforma secondo gli esponenti del “Sì”: il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero di parlamentari, la semplificazione amministrativa, il contenimento dei costi della politica ed una maggiore partecipazione dei cittadini.