Fondazione Arena di Verona, Battistoni dirige il quinto concerto della Stagione sinfonica

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Premio Masi 2012 Andrea Battistoni Foto Podio 6
In programma pagine da Čajkovskij e Verdi

Premio Masi 2012 Andrea Battistoni Foto Podio 6Venerdì 3 marzo alle 20.00 e sabato 4 marzo alle 17.00 è in programma il quinto appuntamento sinfonico della Stagione 2016-2017 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. Il concerto, diretto da Andrea Battistoni, si apre con l’esecuzione dell’Ouverture Fantasia op. 18 da “La Tempesta” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che costituisce la seconda delle tre composizioni sinfoniche di Čajkovskij ispirate alle opere di Shakespeare.

“La Tempesta” viene composta nel 1873 ed eseguita a Mosca il successivo 19 dicembre presso la Società Musicale Russa sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein. Il successo iniziale trova ulteriore conferma l’anno successivo quando viene rappresentata a San Pietroburgo: tra i presenti ci sono il critico musicale Vladimir Stasov, colui che aveva suggerito a Čajkovskij la commedia di Shakespeare come soggetto per il poema sinfonico, e il compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov. Entrambi sono estasiati dalla perfetta caratterizzazione dei personaggi e dalla magnificenza dell’orchestrazione. Nel 1885 la composizione si aggiudica il prestigioso premio “Beljaev” come migliore opera sinfonica russa.

Il “Preludio” e i “Ballabili” del Macbeth di Giuseppe Verdi concludono la prima parte del Concerto. Il “Preludio” è costruito sulla ripresa di materiale tematico relativo alle streghe ed è impostato su progressioni di accordi dissonanti che creano una crescente tensione. I “Ballabili”, dal III atto, sono invece stati composti in occasione della prima rappresentazione del titolo verdiano al Théâtre Lyrique di Parigi il 21 aprile 1865.

La seconda parte del Concerto si ricollega al brano d’apertura poiché riprende l’utilizzo della drammaturgia shakespeariana da parte di Čajkovskij. L’“Amleto” op. 67a, composto nel 1891 con sedici brani in funzione di musica di scena per la tragedia shakespeariana, viene eseguito per la prima volta  al Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo il 21 febbraio 1891. Nell’opera è inclusa, in forma ridotta, un’Ouverture Fantasia composta nel 1888 e dedicata ad Edvard Grieg. La partitura è articolata senza voci, ma con un organico orchestrale più ampio, ed è stata eseguita per la prima volta all’aula magna del Conservatorio di San Pietroburgo il 24 novembre 1888.

“Romeo e Giulietta”, Ouverture Fantasia viene composta da Čajkovskij nel 1869: la partitura viene rivista e rimaneggiata una prima volta nel 1870, ed una seconda nel 1880, quando viene riscritta la parte finale. La prima versione viene eseguita a Mosca nel 1870 sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein: pare che all’origine del fiasco di questo debutto ci fossero affari  giudiziari poco chiari che lo vedevano protagonista. La stesura definitiva, qui proposta, viene eseguita a Tblisi nel 1886 e dedicata a Mili Balakirev, amico di Čajkovskij. Da allora la composizione, ritenuta una delle pagine più belle del musicista russo, ha goduto di un enorme ed unanime successo.