Nuova legge elettorale, rappresentanza del Trentino Alto Adige falsata dalla fiducia

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Con il sistema maggioritario predestinati i vincitori in Alto Adige: la SVP sbanca tutto. Protesta a Roma di Urzì con La Russa, che firma l’emendamento Biancofiore per il ripristino del proporzionale

alessandro urzi ignazio la russa parlamento legge elettoraleLa rappresentatività politica al Parlamento del Trentino Alto Adige rischia di essere pesantemente falsata dal sistema elettorale in discussione con la riforma elettorale che sarà approvata a colpi di fiducia, in quanto soprattutto in Alto Adige predetermina a tavolino i vincitori dei collegi, ovvero il partito di maggioranza assoluta di lingua tedesca a discapito della rappresentatività italiana.

La coordinatrice regionale e deputata di Forza Italia, Michaela Biancofiore ha ripresentato anche in quest’occasione l’emendamento che ha causato nei mesi scorsi il blocco alla discussione sulla legge elettorale, puntando ad inserire un sistema elettorale proporzionale per evitare che la rappresentatività del gruppo linguistico italiano possa venire cancellata. Peccato che il ricorso ai voti di fiducia lo abbia messo a serio rischio.

Proprio per dare man forte a questa battaglia di rappresentatività democratica è sceso a Roma il consigliere altoatesino di Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì, che si è incontrato con il deputato di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, il quale ha dichiarato di sottoscrivere l’emendamento Biancofiore relativo alla rappresentatività dei collegi del Trentino Alto Adige. 

«Sono qui con il consigliere Urzì di Bolzano perché insieme vogliano testimoniare una forte contrarietà al testo della legge elettorale per cui oggi si vota la fiducia ed in particolare per le elezioni per il Trentino Alto Adige che prevede per l’Svp un numero predeterminato di senatori e deputati. Noi combattiamo questo meccanismo e siamo orgogliosi di portare avanti questa battaglia» ha detto La Russa conversando con i giornalisti insieme ad Urzì. 

L’esponente di Fratelli d’Italia approfitta per tornare anche sull’episodio in Aula con il ministro Anna Finocchiaro: «La Finocchiaro è una mia amica, io ero andato a protestare con la segretaria generale alla quale avevo detto che volevo parlare dopo Brunetta per dire che sottoscrivevo in Aula, come avevo fatto in commissione, gli emendamenti della Biancofiore sull’elezione in Trentino». 

«Abbiamo chiesto alle forze politiche – prosegue Urzì – di accogliere il grido di dolore di una comunità e devo dire che solo Fdi ha risposto. C’era la necessità di avere un sistema proporzionale che tra l’altro è previsto per i collegi all’estero perché con il maggioritario il 75% di popolazione tedesca decide tutti i rappresentanti ed anche quello italiano è frutto dell’accordo tra Svp e governo». 

«La battaglia per la corretta rappresentatività politica dell’Alto Adige – sottolinea La Russa – prosegue e noi guardiamo con attenzione al movimento Alto Adige nel cuore non solo per la difesa territoriale ma anche a livello nazione per una più forte e adeguata tutela degli interessi degli italiani».

Dall’autrice dell’emendamento pro rappresentatività degli italiani altoatesini in Parlamento, gelo nei confronti di Urzi: per Michaela Biancofiore «questa è una battaglia di Forza Italia contro la volontà suprematista della SVP che vuole espellere le opposizioni al suo governo dal Parlamento. Sono contenta dell’appoggio di Fratelli d’Italia, ma è sbagliato condividerla con la lista civica che fa capo ad Urzì che per questa battaglia non ha mosso un dito, che anzi boicotta il mio operato politico in provincia di Bolzano».