A22, varato il nuovo piano della mobilità sostenibile

19 milioni di investimento per nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici dedicate ad utenti e dipendenti ed un potenziamento della rete di distribuzione di idrogeno, GPL, GNC e GNL. 

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Ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale del settore dei trasporti: questa la direzione indicata dalla direttiva europea DAFI “Directive alternative fuel initiative”, che Autostrada del Brennero sta percorrendo da tempo per una mobilità sostenibile.

Il consiglio di amministrazione di Autostrada del Brennero ha approvato il piano per la mobilità sostenibile, il cui obiettivo è la promozione di carburanti alternativi alla benzina e al gasolio, puntando su ricariche elettriche, idrogeno, Gpl e metano nella forma gassosa (GNC) e liquida (GNL).

Il Piano si articola in cinque punti: nuovi punti di ricarica per veicoli elettrici oltre ai 4 già attivi lungo l’asse del Brennero; nuove stazioni di rifornimento ad idrogeno da affiancare a quella già esistente a Bolzano Sud; potenziamento dell’infrastruttura per il rifornimento di veicoli alimentati a GPL e GNC presso più aree di servizio lungo l’asse; realizzazione di due stazioni di rifornimento per mezzi pesanti alimentati a GNL e GNC da affiancare a quella già esistente presso l’Autoporto Sadobre; creazione di una rete per la ricarica di veicoli elettrici aziendali e del personale dipendente presso le sedi di lavoro di Autostrada del Brennero.

Ancora una volta, i vertici dell’A22 dimostrano poca lungimiranza, dedicando risorse a strategie di nicchia che avranno poche ricadute nel breve e medio periodo, se non a livello di pura immagine, specie per l’idrogeno e per la ricarica di veicoli elettrici. Meglio farebbero ad investire in carburanti sintetici, benzina e diesel, utilizzando l’idrogeno come vettore intermedio da fare interagire con la CO2 prelevata dall’ambiente o da qualche grande fonte emissiva (come, ad esempio, l’inceneritore di Bolzano o l’impianto di teleriscaldamento di Rovereto) per produrre carburanti utilizzabili da tutti i veicoli, compresi quelli più vecchi ed inquinanti, abbattendo così da subito l’impatto ambientale di tutti i veicoli che percorrono l’Autobrennero. Ma questo va forse oltre la vision degli attuali vertici della società autostradale.

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