Indice Pmi composito Eurozona a marzo 2020 al minimo storico

L’indice crolla a 29,7 punti, in Italia a solo 17,4. Settore servizi a 26,4. Atteso un calo dell’economia dell’eurozona di circa il 10% destinato a peggiorare se la pandemia da Coronavirus non cessa rapidamente. 

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scenario economico

L’andamento fortemente negativo dell’economia a livello europeo determinato dall’insorgenza e dalla diffusione della pandemia da Coronavirus è fotografato dall’indice Pmi (purchasing managers index) composito che monitora l’andamento dell’attività manifatturiera e dei servizi nell’Eurozona ha toccato a marzo il minimo storico a 29,7 punti da 51,6 di febbraio.

L’indice Pmi, calcolato da Ihs Markit in base al sondaggio fra i direttori d’acquisto sintetizza i dati dei singoli Paesi dell’area, piombati tutti ai minimi storici, certificando il massiccio e violento impatto da Coronavirus sul complesso dell’attivitàeconomica. Al minimo storico anche il terziario dell’Eurozona a 26,4 punti da 53,6 di febbraio.

Quanto al futuro le attese sono negative: «i dati raccolti mostrano già un tasso annuale di contrazione dell’economiadell’Eurozona di circa il 10% e che inevitabilmente andrà peggiorando nel prossimo futuro – commenta Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit -. Il settore terziario sta al momento subendo un impatto particolarmente severodall’emergenza causata dal Covid-19, con viaggi, turismo, ristoranti e altre attività di svago tutte fortemente colpite dalle misure per contenere la diffusione del virus».

Williamson si sofferma sul dato italiano, il peggiore in Europa, sceso ad «appena 17,4, che dà un’idea di quello che potrà accadrà negli altri paesi quando verranno adottate forme di chiusura e isolamento più rigorose nei prossimi mesi. Se i livelli occupazionali non sono ancora precipitati tanto quanto ai tempi della crisi finanziaria, nei prossimi mesi assisteremo senz’altro ad un forte incremento della disoccupazione, anche se i governi dell’Eurozona stanno cercando di limitarne la portata».

Secondo un altro economista di Ihs Markit, Lewis Cooper, in Italia «a guidare il tracollo è stato il settore terziario. Inoltre, la fiducia sull’attività per i prossimi 12 mesi è crollata ai minimi storici. I dati di marzo indicano tempi estremamente impegnativi per l’economia italiana dove la portata dell’impatto sulla produzione, sull’occupazione e gli investimentiprobabilmente peserà a lungo sull’intera società».

Andando nel dettaglio dell’indice Pmi composito della manifattura dei vari paesi dell’Eurozona, questi i risultati: Italia 20,2 record minimo; Germania 35,0 (flash: 37,2) record minimo; Francia 28,9 (flash: 30,2) record minimo; Spagna 26,7 record minimo; Irlanda 37,3 minimo in 131 mesi.

Riguardo all’indice Pmi servizi, questa la classifica: Germania 31,7 da 52,5 di febbraio record minimo; Italia 17,4 da 52,1 di febbraio ai minimi dal 1998; Francia 27,4 da 52,5 di febbraio record minimo; Spagna 23 da 52,1 di febbraio record minimo.

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