Il rappresentante fiscale di London Fruit vince contro l’Agenzia delle Dogane

0
514

É stata la quinta sezione della Suprema Corte, presieduta dal giudice Cristiano Magda a riconoscere le ragioni del rappresentante fiscale italiano di London Fruit Ltd, assistito dagli avvocati Wilma Viscardini e Gabriele Donà, con l’avvocato Francesco Moschetti, contro le pretese dell’Agenzia delle Dogane.

La vicenda era nata da un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Dogane aveva esteso, al rappresentante fiscale ai fini IVA, la responsabilità relativa ai dazi doganali per oltre 2 milioni di euro. La società London Fruit ltd, attiva negli anni 2000 tra gli importatori di frutta esotica, aveva usufruito di dazi doganali agevolati per le importazioni di partite di banane che – si legge in sentenza – “da indagini della GdF, erano risultate riferibili a Chiquita s.p.a., servitasi dell’intermediazione fittizia dell’apparente importatrice per aggirare il cd. regime del contingentamento.”

In primo grado la Commissione Tributaria Provinciale aveva accolto il ricorso del rappresentante fiscale di London Fruit che ormai era estinta. Una decisione confermata in secondo grado dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio, che nel 2015 aveva respinto l’appello dell’Agenzia delle Dogane basato sulla tesi dell’automatica responsabilità del rappresentante fiscale, anche per le violazioni doganali.

La Cassazione ha ricordato che alla luce della giurisprudenza, la responsabilità doganale del rappresentante fiscale può sussistere solo in caso di prova di un suo apporto causale alle operazioni o della conoscenza dell’illegittimità delle operazioni di importazione. Così la Suprema Corte, con ordinanza pubblicata lo scorso 7 maggio, ha respinto le pretese dell’Agenzie delle Dogane, condannandola al pagamento alle spese di lite.

Scopri tutti gli incarichi: Gabriele Donà – Donà Viscardini; Wilma Viscardini Donà – Donà Viscardini; Francesco Moschetti – Moschetti Francesco e Associati;