Bolletta del gas giù a dicembre, da gennaio peserà l’Iva che torna al 22%

Tornano gli oneri di sistema. Allarmati i consumatori per la fine del regime di tutela.

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Bolletta del gas più leggera a dicembre grazie alla riduzione del costo della materia prima sui mercati internazionali per i sei milioni di utenti ancora nel mercato tutelato. Secondo la comunicazione dell’Arera, il prezzo per il cliente a 36,30 euro a megawattora taglia la spesa del 6,7% rispetto a novembre e porta il conto annuale (gennaio-dicembre 2023) per la famiglia tipo – che ha consumi medi di 1.400 metri cubi annui – a 1.307 euro circa, al lordo delle imposte, il 29,9% in meno sullo stesso periodo del 2022.

Questo sarà anche l’ultimo intervento per il servizio di tutela, visto che il 10 gennaio entra in vigore il mercato libero accompagnato anche dalla fine dello sconto sull’Iva, che risalirà dal 5 al 22%, e dall’azzeramento della fiscalizzazione degli oneri di sistema.

Immediata la reazione delle associazioni consumeristiche, che parlano di «una nuova stangata – secondo Assoutenti – che solo per questa voce calcola una spesa aggiuntiva di circa 250 euro annui a nucleo» per la bolletta del gas. «Una favola che sta per finire» commenta l’Unione nazionale consumatori riferendosi alle misure che finora hanno dato «sollievo alle famiglie già allo stremo per il carovita» e «senza il rinnovo dello sconto dell’Iva sarà una Caporetto perché comporterà una tassa da 168 euro su base annua, che salirà a 213 considerando anche il ripristino degli oneri di sistema ora azzerati». Deluso anche il Codacons secondo cui “le previsioni per il 2024 non sono rosee» con le bollette di gas e luce (il termine del mercato tutelato è l’1° luglio) che «schizzeranno al rialzo considerata la grande volatilità dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali e il rischio di speculazioni e pratiche scorrette nella delicata fase del passaggio al mercato libero».

In futuro, spiega l’Autorità di regolazione, l’aggiornamento mensile del prezzo del gas riguarderà solo i clienti del Servizio di tutela della vulnerabilità (over 75, con bonus sociale, disabile), circa 2,5 milioni di famiglie, e avverrà «con gli stessi criteri, tempi e modalità finora utilizzati».

Nella scheda tecnica di aggiornamento, l’Autorità precisa che la spesa dell’utente tipo domestico in tutela a dicembre è pari a 97,79 centesimi di euro per metro cubo (tasse incluse) di cui il 49,7% è per la materia gas naturale, il 22,5% per le imposte, il 26,7% per il trasporto e la gestione del contatore e l’1,1% per gli oneri di sistema. Più in dettaglio, la spesa per il metano nella bolletta del gas è 43,31 centesimi di euro e 5,32 centesimi per la vendita al dettaglio; per il trasporto e la gestione del contatore 26,07 centesimi; per gli oneri generali di sistema 1,12 centesimi e 21,97 centesimi per le imposte che comprendono le accise (15,6%), l’addizionale regionale (2,1%) e l’Iva (4,8%).

I consumatori si aspettavano un taglio maggiore della bolletta visto l’andamento al ribasso dei prezzi sui mercati internazionali. Anche se oggi, a causa alle tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente, e all’arrivo di una ondata di freddo, sul mercato Ttp di Amsterdam la quotazione del gas ha guadagnato il 7,3% a 32,8 euro a megawattora.

Calcolando il costo dell’energia sul mercato tutelato nel 2023, Assoutenti ha indicato 2.197 euro a famiglia: 889,60 euro per l’elettricità, 1.307 euro per il gas. Ma a guardare più indietro, il Codacons afferma che rispetto a tre anni fa «un nucleo ha speso nel 2023 in totale ben 332 euro in più solo per le forniture di gas, e causa della situazione dei prezzi che è tutt’altro sotto controllo». Per l’Unc, «se il prezzo del gas scende del 6,7% rispetto a novembre 2023 e crolla del 35,2% rispetto al record storico del dicembre 2022, a confronto con i tempi pre-crisi, ovvero dicembre 2020, il rialzo è del 45,8%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 394 euro in più, +40,4%».

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