Bilancio dei primi sei mesi d’attività: il modello del Fondo Euregio Minibond funziona

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Euregio Mini Bond da sx stefano tomazzoni presidente pens plan invest ermanno grassi DG Itas Joser Prader Florian Schwienbacher DG Pensplan Invest spa 1
Euregio Mini Bond da sx stefano tomazzoni presidente pens plan invest ermanno grassi DG Itas Joser Prader Florian Schwienbacher DG Pensplan Invest spa 1Raccolti 50 milioni (sui 100 di obiettivo) di euro di liquidità a disposizione delle aziende locali. Molte le aziende in lista d’attesa per fruire dei finanziamenti

I primi risultati, 6 mesi dopo il la prima chiusura del Fondo Euregio Minibond lanciato tra le aziende del Trentino Alto Adige con 50 milioni di euro, dimostrano che l’idea di concentrare le forze regionali con l’obiettivo di aprire alle aziende della regione canali di finanziamenti aggiuntivi ha avuto successo.

«La liquidità, messa a disposizione da investitori professionali riconducibili al territorio, affluisce progressivamente nelle aziende locali che a loro volta creano posti di lavoro, pagano le tasse e assicurano il benessere della regione. Sono aziende con un fatturato totale di oltre un miliardo di euro e con oltre 3.000 collaboratori. Sommando le emissioni già effettuate e le richieste in fase di valutazione, i 50 milioni di euro del Fondo sono esauriti. Adesso è fondamentale riuscire a portare, tempestivamente, il volume del Fondo ai pianificati 100 milioni di euro» dice Josef Prader, Fondatore di Prader Bank, gestore del Fondo Euregio Minibond che sottolinea come «l’esperienza con il progetto dell’Euregio Minibond dimostra chiaramente che il sostegno di circuiti regionali è il futuro».

Dal pool di circa 400 imprese, che dopo la selezione potrebbero emettere in Trentino Alto Adige, circa 80 sono già state contattate. 12 richieste sono già state deliberate dal Comitato credito di Prader Bank e sottoposte a PensPlan Invest SGR SpA, istitutore e gestore del Fondo Euregio Minibond, per la valutazione economico-finanziaria e legale prima di essere deliberate dagli organi societari. Finora sono state sottoscritte da parte del Fondo Euregio Minibond obbligazioni emesse da parte di 8 diverse società della regione; una nona società è stata già deliberata e si trova in fase di emissione. Ulteriori 4 imprese si trovano in fase di delibera, tra cui 2 altoatesine, alle quali si aggiungono 7 aziende in fase di pre-analisi.

«Questo singolare successo del Fondo Euregio Minibond, dopo i primi mesi di attività, ci dà una forte soddisfazione per il lavoro svolto. La sfida consiste in particolar modo nell’adeguare questa nuova forma di finanziamento alle singole esigenze e richieste, per farne uno strumento su misura. Valutare e deliberare, in questo breve lasso di tempo, già 9 emissioni di Minibond è un risultato di tutto riguardo e conferma il forte interesse da parte degli imprenditori locali – sottolinea Florian Schwienbacher, direttore generale di PensPlan Invest SGR SpA – e il nostro Fondo Euregio Minibond è stato citato positivamente in un articolo pubblicato di recente sul prestigioso settimanale italiano “Plus24”, quale pioniere a livello italiano per gli investimenti in Minibond».

Soddisfatto anche Ermanno Grassi, direttore generale di ITAS: «il nostro gruppo assicurativo ha investito in questo fondo con fiducia e siamo soddisfatti dei risultati. Per ITAS, infatti, investire nell’economia locale attraverso fondi locali è prioritario. Contribuire in modo concreto a dare una svolta all’economia reale del Trentino Alto Adige per sollevare le imprese ed erogare credito acquistando minibond è una missione che sentiamo di poter compiere con la consapevolezza di avere al nostro fianco due partner affidabili quali PensPlan Invest e Prader Bank».

Per Stefano Tomazzoni, presidente di PensPlan Invest SGR SpA, «è evidente che il modello si sta facendo strada, apportando vantaggi sia all’azienda emittente sia all’investitore. Alle imprese arriva la liquidità necessaria per sviluppare i loro progetti futuri e conseguentemente rafforzare la loro capacità competitiva, agli investitori torna il giusto rendimento». E il prossimo futuro potrebbe essere anche l’apertura ad investitori da fuori regione.