Riunita a Trieste assemblea Gect “Euregio Senza Confini”

0
371
GECT ZAIA SERRACCHIANI KAISER
Zaia «vogliamo l’Istria con noi come membro effettivo». Serracchiani: «un respiro di sollievo il risultato elettorale in Austria» 

 

GECT ZAIA SERRACCHIANI KAISERL’ottava assemblea del Gect (Gruppo europeo di Cooperazione territoriale) “Euregio Senza Confini”, composto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Regione Veneto e dal Land della Carinzia (Austria), incentrata sui tema del rafforzamento della collaborazione tra le tre Regioni, si è conclusa a Trieste proprio nel mentre che le agenzie di stampa diffondevano la notizia della vittoria di Alexander Van der Bellen nelle elezioni presidenziali austriache. L’argomento è stato oggetto delle domande dei giornalisti nel punto stampa allestito sui lavori del Gect nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Peter Kaiser, presidente del Land della Carinzia, si è detto «molto lieto» dell’esito elettorale, pur precisando che nel suo Paese «la situazione è molto difficile». Compito del nuovo Presidente, in un’Austria divisa a metà nell’esito delle urne, ha aggiunto Kaiser, «sarà ora di andare oltre queste differenze e unire il popolo austriaco». «Un popolo austriaco unito» è stato auspicato anche dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ha manifestato «un sospiro di sollievo rispetto all’esito elettorale», perché un esito diverso «non sarebbe stato utile né per il lavoro che si sta facendo in Europa, né per la gestione dei flussi migratori, né ovviamente per i rapporti tra Austria e Italia». In questo caso Van der Bellen, vincendo su Norbert Hofer, ha «eretto una diga rispetto all’estremismo di destra», ha concluso la presidente del Friuli Venezia Giulia. 

Secondo Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, «il tema della destra che avanza in Europa è la chiara dimostrazione che è un’Europa che non funziona ed è altrettanto vero che la partita dell’immigrazione è una partita importante che ha pesato e pesa moltissimo rispetto a un’Europa totalmente latitante».

Le altre domande dei cronisti hanno riguardato i temi specifici della cooperazione (tra cui protezione civile, trasporti, sanità) affrontati nel corso dell’assemblea del Gect, che ha visto la partecipazione anche dei presidenti dei due Consigli regionali, Franco Iacop (Friuli Venezia Giulia) e Roberto Ciambetti (Veneto), e di Dieter  Platzer, segretario generale del Land carinziano. I lavori odierni sono stati guidati da Luca Zaia in qualità di presidente di turno del Gect.

Zaia aha allargato il discorso anche all’allargamento dell’“Euregio Senza Confini”: «il nostro obiettivo prossimo è chiudere la partita per l’ingresso nel Gect dell’Istria. In questo senso va un’iniziativa che abbiamo approvato, per una serie di attività da mettere in atto come Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, volta a sostenere l’entrata dell’Istria, che non vogliamo più solo come uditore ma come membro a tutti gli effetti, e per chiedere al Governo Croato che la autorizzi».  

Al centro della discussione, oltre all’approvazione del bilancio 2015, e alla nomina dei revisori dei conti, c’è stato anche il programma di lavoro annuale e alcuni eventi proposti. Nel corso della VII Assemblea, tenutasi lo scorso 23 dicembre, era stato approvato il programma di lavoro per l’anno 2016 e sono stati convocati alcuni dei competenti tavoli tecnici del GECT al fine di approfondire e strutturare le proposte progettuali. Tra gli eventi proposti, oltre all’organizzazione di un’esercitazione comune transfrontaliera con focus sul rischio sismico (in programmazione per la settimana dal 12 al 17 settembre 2016 per la ricorrenza del 40° anniversario del terremoto del Friuli Venezia Giulia) e ad un evento di coordinamento sinergico tra la Macrostrategia Alpina EUSALP e la Macro strategia Adriatico-Ionica EUSAIR (allo stato attuale nessun aggiornamento), si è deciso di mettere in rete le istituzioni culturali e la costituzione della rete delle Cciaa delle tre Regioni.

L’Assemblea ha anche valutato la situazione e le prospettive futura in alcuni importanti ambiti di cooperazione. Nell’ambito trasporti in questi anni, la maggior parte delle iniziative comunitarie promosse nell’ambito della cooperazione europea cui hanno partecipato le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono concentrati sullo sviluppo delle reti logistiche ed il potenziamento del trasporto combinato ferroviario, soprattutto nelle relazioni balcaniche. Su questi temi le due Regioni (assieme all’Emilia Romagna) hanno acquisito sull’asse trasporti un ruolo significativo nel contesto europeo e questa esperienza, maturata soprattutto negli ultimi 5 anni, vorrebbe ora trasferirsi in ambito GECT svolgendo il “gran passo” verso la progettazione degli interventi completi e l’attuazione di un pacchetto di politiche innovative sui trasporti. Sono state condivise alcune linee strategiche come la maggiore integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale in ambito sovra regionale, favorendo una migliore integrazione sia dei sistemi tariffari che dell’esercizio. Si è poi deciso di favorire interventi su infrastrutture strategiche per il potenziamento economico delle aree a rischio crisi o intasate da cicli negativi e di creare le condizioni per favorire l’efficienza delle infrastrutture esistenti, oltre a studiare e predisporre scenari per l’applicazione di formule finanziarie per garantire la sostenibilità degli investimenti.

Sulla logistica si intende favorire la realizzazione di una rete di “freight corridors ferroviari”, corridoi dove le merci scorrono velocemente e senza ostacoli burocratici, per rendere integrati i porti, e rendere ancora più forti i legami con le piastre logistiche dotate di terminal intermodali; sviluppare interventi sulle specifiche filiere logistiche (ad esempio la filiera dell’alimentare); azzerare i punti neri burocratici per le Aziende certificate attraverso un programma condiviso con le rispettive Autorità Doganali.

Nel settore sociale avanza la proposta per la sottoscrizione di un Accordo per promuovere l’impresa sociale, i partenariati innovativi, il rafforzamento di inclusione lavorativa in risposta ai nuovi bisogni, l’abitare possibile e la domiciliarità innovativa, l’accessibilità, l’autonomia e la promozione della vita indipendente per le persone con disabilità, l’invecchiamento attivo nei suoi aspetti più sociali.

In ambito socio-sanitario ci si concentrerà su due filoni: progetto “SMART HEALTH – Percorsi di cura e assistenza integrata socio-sanitaria a domicilio” attraverso il supporto di soluzioni ICT; progetto “BIO-CRIME” per ridurre il rischio zoonosico correlato al traffico illegale di animali.

Confermata infine la volontà di intensificare  partecipazione ai programmi della Cooperazione Territoriale Europea: Transfrontaliera Italia Austria, Transnazionale Alpine Space e Central Europe.