Energia elettrica, il Governo Monti cambiando le norme sulle addizionali si è dimenticato delle autonomie speciali

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Confindustria Trento denuncia il raddoppio della tassazione per le imprese attive sul territorio. Richiesto l’adeguamento urgente della normativa per evitare inutili penalizzazioni

Il sobrio Governo Monti non smette di combinare danni all’economia. Non pago della mazzata fiscale assestata su cittadini ed imprese, non soddisfatto di avere messo l’economia nazionale sulla china della recessione per via di aumenti esagerati della tassazione sul commercio, sui carburanti e sull’energia, impegnatissimo nello scoraggiare il turismo e il commercio nelle località montane alla moda con blitz degli agenti del Fisco, ecco che ha pensato bene di cambiare l’assetto normativo delle addizionali provinciali sull’energia elettrica dimenticandosi delle particolarità delle regioni e province a statuto speciale. Con i decreti del 30 dicembre scorso, il Governo Monti ha abrogato l’addizionale provinciale sull’energia elettrica, sostituendola con una nuova aliquota maggiorata di portata nazionale. Peccato che ciò sia valso solo per le regioni ordinarie (per le quali non cambia sostanzialmente nulla), ma non per le autonomie speciali: una svista non da poco, che rischia di punto in bianco, a far data dal 1 gennaio 2012, di raddoppiare il peso delle addizionali della fornitura dell’energia per tutte le imprese attive sui territori delle autonomie speciali.
L’allarme lo ha lanciato Confindustria Trento che ha chiesto in una nota al Governo di intervenire al più presto, per eliminare questa autentica vessazione che rischia di fare gravissimi danni alla competitività delle imprese stabilite sul territorio delle autonomie speciali.

Paolo MazzalaiL’auspicio della categoria presieduta da Paolo Mazzalai è che si “trovi una soluzione rapidamente, anche perché la situazione venutasi a creare è con tutta probabilità pure incostituzionale, per via della distorsione che essa viene a generare. Non è ammissibile che le imprese operanti nei territori delle autonomie speciali siano soggette ad una tassazione sull’energia doppia, da 12,1 a 21,4 euro/megawatt: è necessario intervenire al più presto”.