Due giorni di riunione a porte chiuse della Giunta provinciale di Bolzano per mettere a punto l’azione di governo del 2012

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Famiglia, liberalizzazioni, IMU, traffico, turismo, celebrazioni dello Statuto di autonomia

Più sostegno all’occupazione, in maniera particolare a quella giovanile, progetti speciali per l’inserimento o il re-inserimento nel mercato del lavoro delle categorie più deboli, un’armonizzazione delle misure a sostegno della famiglia e delle persone a rischio povertà. Questi i temi al centro dei due giorni di “clausura” della Giunta provinciale a Riva di Tures.
“La famiglia è il cuore pulsante della nostra società, e dobbiamo sostenerla con ancora più forza e con misure più efficienti”. Così il presidente Luis Durnwalder ha illustrato i risultati della discussione in Giunta provinciale sul tema della famiglia, settore che va a braccetto con quello del lavoro: “abbiamo la piena occupazione – ha spiegato Durnwalder – ma non dobbiamo sottovalutare la situazione, soprattutto per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione”. Sono 85.000 gli altoatesini tra i 15 e i 29 anni di età: oltre 40.000 hanno un’occupazione, altri 32.000 sono impegnati nello studio, mentre sono 5.000 i cosiddetti “inattivi”.
Strettamente legato al tema del lavoro è quello della famiglia, altro pilastro che garantisce sicurezza e benessere al sistema sociale ed economico altoatesino. “C’è bisogno di una legge organica già in fase di elaborazione – ha spiegato il presidente Luis Durnwalder – che dia una maggiore armonizzazione a tutto il sistema che al momento rischia di risultare eccessivamente frammentato”. Durnwalder ha fatto riferimento agli assegni familiari regionali, statali e provinciali, “che dovranno essere riuniti in un’unica forma di contribuzione con gli stessi criteri e le stesse modalità”. Stessa sorte anche per l’assistenza alla prima infanzia, con l’armonizzazione delle tariffe relative ad asili nido, Tagesmutter e microstrutture, e per il sostegno ai redditi più bassi (minimo vitale, indennità, pensioni civili e sociali).
Altro tema di cui si è occupata la Giunta è quello delle liberalizzazioni e della loro gestione. Sarà predisposto un disegno di legge provinciale che fissi i possibili meccanismi di tutela – ad esempio per le imprese commerciali o determinate professioni – e che eviti eccessive trasformazioni del territorio e del suo sviluppo urbanistico: è una delle misure che la Giunta provinciale intende elaborare entro il 23 marzo per recepire le liberalizzazioni introdotte dal Governo che non sono immediatamente esecutive nel territorio della provincia autonoma “intervenendo negli ambiti dove la Provincia può esercitare le sue competenze: l’ambiente urbano, la salute sul luogo di lavoro, la tutela del paesaggio, la sicurezza, lo sviluppo urbanistico del territorio, pur riconoscendo che determinati interventi di apertura sono necessari”.
Gli interventi della Giunta riguarderanno anche le semplificazioni nel settore delle professioni, considerato che mestieri come lo spazzacamino o il maestro di sci, per fare due esempi, non potranno contare sulle clausole di salvaguardia sinora godute. “Cercheremo anche in questo ambito di individuare meccanismi di tutela nell’interesse del cittadino consumatore – ha spiegato Durnwalder – e di intervenire a cominciare dalla richiesta di una specifica preparazione per l’esercizio di determinate professioni.”
Nella seduta a porte chiuse in val di Tures, la Giunta ha approfondito anche gli effetti del decreto Monti sull’IMU e sulle casse dei Comuni: “allo scopo, abbiamo invitato ad un colloquio anche una delegazione del Consorzio dei Comuni – ha sottolineato il presidente – con cui abbiamo fatto il punto sulla situazione in materia di pagamenti ed esenzioni dell’imposta sulle proprietà immobiliari.” Tra gli aspetti su cui lavorare assieme – anche con gruppi tecnici – figurano la posizione dei titolari di un alloggio convenzionato che non sono proprietari dello stesso e la questione dei fabbricati rurali: annessi rustici e malghe – 35.000 in Alto Adige – finora infatti non dovevano essere registrati al Catasto. Poche speranze di esenzioni, invece, per gli agriturismo.
Altro tema è stato quello della gestione del traffico anche con risvolti sul turismo. Il successo della stazione di Perca, che consente di arrivare con il treno direttamente sugli impianti di risalita che portano alle piste da sci, farà da apripista ad altri progetti simili. “Puntiamo a creare progetti simili a Bressanone, con il collegamento stazione-Plose, a Rio Pusteria, con il collegamento con Monte Cuzzo, e nella nuova stazione di Versciaco che consentirà di raggiungere Monte Elmo” ha detto Durnwalder, evidenziando come quella di Versciaco è una delle sei nuove stazioni ferroviarie che dovrebbero essere realizzate nei prossimi anni sul territorio altoatesino.
In tema di viabilità, siè parlato anche del pedaggio sui valichi alpini per i veicoli in transito. La strada statale di Passo Stelvio, almeno per chi la percorre partendo dal versante altoatesino, diventerà presto un’arteria a pagamento. La decisione non è certo una novità, ma la Giunta provinciale ha approfondito il tema arrivando ad un’ipotesi di più ampio respiro. “L’obiettivo – ha spiegato il presidente Luis Durnwalder – è quello di elaborare un vero e proprio progetto di sviluppo e valorizzazione non solo della strada, ma di tutto il territorio circostante per far diventare la statale di Passo Stelvio un vero e proprio punto di attrazione paesaggistico e culturale. In quest’ottica riteniamo fondamentale la collaborazione e il coinvolgimento diretto degli altri versanti della strada: quello svizzero e quello della Provincia di Sondrio”.
Nel 2012 si celebra il doppio anniversario dell’autonomia (i 40 anni dal nuovo Statuto e i 20 dal rilascio della “quietanza liberatoria” da parte dell’Austria all’Italia) saranno per la Giunta provinciale l’occasione di riflettere con la popolazione sul percorso dell’Alto Adige lungo le strade della convivenza e dello sviluppo: l’intenzione è di non fare un appuntamento meramente celebrativo, ma una serie di iniziative per fare il punto sull’autonomia, sui vantaggi che ha portato e sulle prospettive future.
Sempre in tema di autonomia, la Giunta ha formalizzato i punti che il Presidente intende affrontare nel prossimo incontro a Roma con il premier Monti: tra questi, le norme di attuazione ancora in cantiere, il finanziamento dell’autonomia e la futura compartecipazione al risanamento del debito pubblico (“fondi in cambio di nuove competenze”, ha sintetizzato Durnwalder), il coordinamento nei controlli di Stato e Provincia per evitare attività parallele.
La razionalizzazione delle risorse e la stagnazione dei fondi pubblici rendono necessario porre priorità anche nel settore della promozione economica: un gruppo di lavoro elaborerà una proposta per concentrare il sostegno pubblico all’economia lungo precise linee e senza disperdere i finanziamenti. Dei contributi sotto i 20.000 euro erogati dalla Provincia, circa l’80% riguarda una cifra al di sotto dei 5.000, ha ricordato il presidente Durnwalder: la difficile congiuntura e la stagnazione delle risorse pubbliche richiedono ora da parte della Giunta una nuova politica di promozione basata sull’individuazione di precise priorità, su cui concentrare gli sforzi, e l’abbandono del finanziamento a pioggia.