Con i provvedimenti fiscali del Governo Monti nel periodo 2012/’14 si pagheranno 87,3 miliardi di tasse in più

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giuseppe bortolussi cgia
Bortolussi (Cgia di Mestre): “ormai siamo soffocati dalle tasse e non è detto, stando alle previsioni del Fmi, che nel 2013 raggiungeremo, come indicato dal Governo, il pareggio di bilancio”.

Se nel prossimo mese di ottobre il Governo Monti aumenterà l’Iva di altri due punti percentuali, nel 2012 i contribuenti italiani pagheranno 19,9 miliardi di tasse in più rispetto al 2011. Nel 2013, invece, si ritroveranno con un maggiore aggravio fiscale, rispetto a due anni prima, pari a 32,5 miliardi. Nel 2014, infine, il peso delle nuove imposte, rispetto a tre anni prima, sarà di 34,8 miliardi. Risultato? Salvo novità legislative, nel triennio 2012/2014 il raggiungimento del pareggio di bilancio costerà a tutti gli italiani la bellezza di 87,3 miliardi di tasse in più. I conti li hanno fatti gli artigiani di Mestre analizzando gli effetti dei principali provvedimenti messi in campo sino ad oggi dal Governo Monti: il “salva Italia” e il disegno di legge sul mercato del lavoro che, probabilmente, sarà approvato entro la fine dell’estate.

giuseppe bortolussi cgia“Ormai rischiamo di rimanere soffocati dalle tasse – esordisce Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre – E’ vero che il Governo Monti è stato costretto ad intervenire in maniera molto decisa per salvare il Paese dal fallimento. Ma è altrettanto vero che si è agito solo ed esclusivamente sul fronte delle entrate. Nel ‘salva Italia’, ad esempio, l’effetto complessivo della manovra è costituito per l’81,3% da nuove entrate e solo il 18,7% da tagli alla spesa. Un sacrificio immane che rischia di schiacciare il Paese sotto una montagna di imposte, con il rischio, così come ha sottolineato qualche giorno fa il Fmi, di raggiungere il pareggio di bilancio solo nel 2017 e non, come previsto dal Governo Monti, nel 2013”. Con tutte le conseguenze del caso, visto che gli accordi presi dal Governo Monti con l’Europa impongono all’Italia il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013. 

Dalla Cgia si sottolinea che nell’analisi sono state prese in esame le maggiori e le minori entrate previste dal “salva Italia” e le disposizioni fiscali annunciate nella riforma del mercato del lavoro che, molto probabilmente, esperirà i suoi effetti a partire dal 2013. Non si è tenuto conto, invece, degli effetti previsti dal decreto sulle semplificazioni fiscali che, evidenzia la CGIA, saranno molto modesti. 

“Se poi – prosegue Giuseppe Bortolussi – alle misure introdotte dal Governo Monti si aggiungono anche quelle introdotte l’estate scorsa dal Governo Berlusconi, nel triennio 2012/2014 il peso fiscale medio in capo a ciascuna famiglia italiana sarà pari a 8.200 euro circa. Ad oggi – conclude Bortolussi – le famiglie italiane non hanno ancora subito nessun serio contraccolpo economico, in quanto hanno pagato poco più di 500/600 euro. Praticamente solo il 7% della cifra totale che dovranno sborsare nel prossimo triennio. Purtroppo, la vera mazzata arriverà verso la fine di quest’anno quando ad ottobre entrerà in vigore il probabilissimo aumento dell’Iva e a dicembre saranno chiamate a versare il saldo dell’Imu”. Imu che potrebbe subire ulteriori aggravi se i comuni attueranno la possibilità loro concessa dal Governo Prodi di innalzare di un ulteriore 0,5% l’aliquota base per finanziare opere pubbliche locali.


Le tasse del Governo Monti: aumenti previsti rispetto al 2011

(in milioni di euro)

Descrizione

2012

2013

2014

Totale

2012/2014

Imposte nette “salva Italia”

16.705

18.078

16.033

Ddl Riforma mercato del lavoro

1.318

2.383

Totale

16.705

19.396

18.416

 Eventuale aumento IVA (*)

3.280

13.119

16.400

TOTALE

19.985

32.515

34.816

87.316

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Relazioni Tecniche e Documenti

Servizio Studi Camera e Senato

(*) dal 1° ottobre 2012 è probabile un aumento di 2 punti delle aliquote del 10 e del

21%. Dal 1 gennaio 2014, inoltre, è previsto un ulteriore aumento dello

0,5%.

Nota: in questa tabella non si è tenuto conto del modesto effetto economico previsto

dal decreto sulle semplificazioni fiscali

Le tasse del Governo Monti: i dettagli

(in milioni di euro)

DL 201/2011  – Salva Italia

INDEBITAMENTO NETTO RISORSE

2013

2014

Maggiori entrate contributive (A)

1.163

1.579

Contributo solidarietà pensioni e aumento contributi previdenziali autonomi

1.163

1.579

Maggiori entrate tributarie (B)

24.881

24.259

IMU e rivalutazioni fabbricati

10.930

11.330

TARES

1.000

1.000

Addizionale Regionale IRPEF RSO

2.215

2.215

Accise

5.634

5.720

Tabacchi

66

66

Aumento aliquote IVA

Tassazione beni di lusso

402

405

Tassazione strumenti finanziari e beni esteri

3.315

1.408

Imposta sostitutiva e altre entrate

1.319

2.116

Minori entrate tributarie (H)

7.966

9.806

ACE

1.446

2.929

Deducibilità IRAP

3.611

3.036

Clausola di salvagurdia

2.880

3.600

Bollo auto

21

21

Altre entrate

7

221

TOTALE IMPIEGHI

18.078

16.032

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Relazioni Tecniche e Documenti

Servizio Studi Camera e Senato

Ddl Riforma del lavoro – disposizioni fiscali

2013

2014

auto aziendali  (riduzione deducibilità)

801

1057

canone locazione (riduzione deduzione forfetaria)

627,1

diritto imbarco (aumento da 3 a 5 euro)

64,7

129,4

ssn auto (limitazione deducibilità)

172,4

101

aliquota co co pro  aumento (1)

280

468

Totale

1.318

2.383

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Relazioni Tecniche e Documenti

Servizio Studi Camera e Senato

Le tasse del Governo Monti: totale generale

(in milioni di euro)

2012

2013

2014

Imposte nette salva Italia

16.705

18.078

16.033

Disegno di Legge Riforma mercato lavoro

1.318

2.383

Eventuale aumento IVA (ott. 2012 e gen. 2014)

3.280

13.119

16.400

Totale

19.985

32.515

34.816

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Relazioni Tecniche e Documenti

Servizio Studi Camera e Senato