Navigazione sul lago di Garda: opportuno rivedere ed aggiornare la normativa interregionale

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Tramonto garda 1Passionelli: “un’occasione da cogliere per dare a chi va per il lago una regolamentazione uniforme”

In queste settimane in provincia di Trento è in corso un dibattito su come regolare pro futuro la navigazione sulla parte trentina del lago: in seno alla terza Commissione del Consiglio provinciale di Trento sono in discussione due distinte proposte di legge da parte dei consiglieri Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) e Mauro Ottobre (Patt), che “aprono”, dopo anni di divieto, alla navigazione privata spinta, oltre che dalle classiche vele, anche da motori ecologici.

Un passo avanti che va nella direzione da molti auspicata, tenendo ben presenti le necessità di tutelare adeguatamente chi sul Garda va a vela o pratica sport come il windsurf.

Già che è in corso la revisione della normativa per quanto riguarda la sola provincia di Trento, il presidente della Comunità del Garda e sindaco di Torri del Benaco Giorgio Passionelli auspica “che il dibattito aperto in seno alla provincia di Trento si estenda anche alle altre due realtà che si affacciano sul lago, al fine di arrivare ad un aggiornamento e ad una revisione della vigente legge interregionale. A tale riguardo, la Comunità ha già avviato il tavolo tecnico interregionale”.

Per Passionelli “non c’è alcun dubbio sul fatto che il Garda deve essere il più possibile un ambiente protetto, ma ciò non toglie che la protezione possa andare di comune accordo anche con le esigenze dell’economia e del turismo. In questo contesto, si devono prendere provvedimenti comuni che servano a contrastare l’utilizzo di mezzi eccessivamente potenti e veloci sul basso lago che finiscono con il danneggiare la tranquillità del Benaco e la sicurezza generale, mentre si deve poter consentire la mobilità ai turisti su tutto il lago, prevedendo dei precisi canali d’ingresso e d’uscita dai principali porti, che consentano adeguata sicurezza sia ai battelli che agli sportivi presenti sulle acque del Garda”. Quanto al tema della navigazione a motore, “in un arco temporale di 5-7 anni, si dovrebbe giungere in a consentire la navigazione sulle acque del Garda solo alle imbarcazioni ecologiche, prevedendo – sostiene il presidente della Comunità del Garda – in questo lasso di tempo progressive penalizzazioni per i mezzi che inquinano, così come è avvenuto nella circolazione stradale dove i veicoli a maggior tasso inquinante vengono penalizzati o bloccati, caratterizzando in questo modo l’offerta turistica del bacino negli anni a venire”.

Quanto alle caratteristiche dei natanti, oltre alla classica vela che “và sicuramente privilegiata come modalità ottimale di spostamento specie nell’alto lago dove esistono venti adeguati”, secondo Passionelli “si deve arrivare a permettere la navigazione su tutto il lago di natanti a basso impatto ambientale (elettrici o ibridi) e di stazza contenuta, oltre che dei battelli taxi privati”.