L’associazione Comuni di Confine ricevuta dal governatore altoatesino Durnwalder

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Luis Durnwalder Marco Scalvini 1Scalvini “patto di sangue tra Bolzano e i comuni lombardo-veneti”

Una delegazione dell’Associazione comuni di confine comporta dal presidente Marco Scalvini e dal segretario Nicola Adriano e da alcuni sindaci di comuni di confine è stata ricevuta dal governatore della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder. Gli interlucotri, al termine dell’incontro parlano di “aver trovato una forte condivisione politica con intenti ed obiettivi comuni da raggiungere per la gestione di circa 150 milioni di euro stanziati dalle province di Trento e di Bolzano da destinare ai territori dei comuni di confine che erano di competenza dell’Organismo ministeriale ODI presieduto dall’on. Aldo Brancher.

“Lo scandalo di una galleria stradale con l’assegnazione di 16 milioni di euro destinata al comune di Valvestino (Bs) non può essere accettato quando vi sono comuni che rischiano la chiusura di scuole materne, primarie e secondarie per inadeguatezza degli impianti elettrici – continua il presidente Marco Scalvini – non si possono finanziare servizi socio assistenziali e/o di sostegno, alle famiglie disagiate, per la crisi economica ed il mantenimento delle nuove generazioni sul territorio, è diventato da sogno in un incubo”.

Secondo Durnwalder e Scalvini l’Odi deve subire una profonda modifica, senza gettoni di presenza, senza rimborsi e deve essere composto esclusivamente dai rappresentanti delle province di Trento e Bolzano ed i sindaci dei 48 comuni lombardo veneti loro confinanti, con un delegato per ogni provincia che possa valutare e decidere i progetti meritevoli di finanziamento. Sia Durnwalder che Scalvini hanno espresso la contrarietà al metodo utilizzato per distribuire i fondi seguendo strane logiche ed alchimie politiche che premiano pochi per privare i tanti bisognosi: “vogliamo chiarezza e sosteniamo perentoriamente i sei ricorsi legali al TAR del Veneto dei comuni che contestano doverosamente il sistema adottato”.

Al termine dell’incontro bolzanino, Scalvini critica il Governo per la sua perdurante silenziosità, nonostante i numerosi solleciti ad intervenire al più presto in merito: “dov’è il Ministro Gnudi? Perché non si fa sentire? Perché a Roma due settimane fa non ci ha ricevuto? Dov’é il fondo per i Comuni di Confine? Perché non possiamo fare il bilancio dei comuni? Perché non si possono fare opere pubbliche?….. Perché il Presidente della Repubblica non ha mai risposto alla nostra lettera del Natale scorso? Perché a nessuno interessano 2.500.000 abitanti? Perché dovremmo tutti fare una pacifica rivoluzione quando basterebbe un po’ di attenzione e sensibilità? Perché noi andiamo a Roma e nessuno viene nei nostri territori?….. Dobbiamo incatenare le nostre 454 fasce tricolori davanti al Quirinale o alla Presidenza del Consiglio per avere attenzione? Quanto contano i Sindaci per la Costituzione e per questa politica?” Tutte domande cui Scalvini si dà anche una risposta: “mai come oggi c’è stato un distacco così forte tra la politica e la gente e noi chiediamo il massimo rispetto per la dignità e l’orgoglio di questi comuni svantaggiati di montagna. Ora vogliamo risposte chiare e concrete per affrontare e risolvere le problematiche realti dei nostri comuni e del Paese nel suo insieme”.