“Verso la macroregione del Nord”: ecco il testo del documento firmato a Sirmione da Cota, Zaia, Tondo e Maroni

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L’obiettivo di questo patto è quello di elaborare, col consenso di tutte le Regioni firmatarie, una serie di linee politiche integrate nei rispettivi territori. Tale obiettivo si inquadra nella definizione di Macroregione europea come “un’area che include territori di diversi paesi e/o regioni associate da caratteristiche e sfide comuni” e si concretizza nella cosiddetta Strategia macroregionale finalizzata ad “una strategia comune e condivisa che si concentra su specifiche e concrete opportunità o problemi che non possono essere affrontate e risolte dall’azione di un singolo paese o di una singola regione”.

Tale patto si inserisce in una più ampia visione europea, che individua nuove forme di collaborazioni sovra-regionali anche transfrontaliere, come il GECT “Euregio senza Confini” sottoscritto a Venezia in data 27/11/2012 tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia (ed aperto a Slovenia ed alle contee croate Istriana e Litoraneo- Montana), l’Euroregione Alpi-Mediterraneo, attiva dal 2007 tra Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Provence-Alpes-Cote d’Azur e Rhone-Alpes e la strategia macroregionale Adriatico-Ionica in fase di costituzione. In particolare, si richiama l’iniziativa per una “Strategia Macroregionale Alpina”, lanciata dalla Baviera, che le Regioni firmatarie del presente patto hanno deciso di adottare di concerto con le altre regioni alpine, il 29 giugno 2012 a Bad Ragaz (CH), in occasione della Conferenza delle Regioni dello Spazio Alpino. La Macroregione Alpina, che ricomprende tutte e quattro le Regioni firmatarie rappresenta l’area economico- manifatturiera più importante a livello continentale, con 70 milioni di abitanti nelle 49 regioni di 7 stati (Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Liechtenstein), su una superficie di 450.000 Kmq, con un PIL pro-capite annuo di 22.800 euro.

Le Regioni s’impegnano ad elaborare un documento d’iniziativa volto a promuovere una propria strategia finalizzata alla Macroregione Alpina, nella convinzione di poter individuare significative opportunità di sviluppo economico in diversi ambiti d’intervento.

 

Le Regioni presentano un documento d’iniziativa, elaborato collettivamente, che propone obiettivi concreti nei settori:

  •  Competitività e Innovazione, Attività produttive, Agricoltura e Turismo;
  •  Ricerca sanitaria;
  •  Acqua, Energia e Ambiente e Qualità della vita;
  •  Tutela del patrimonio culturale e paesaggistico;
  •  Infrastrutture, Accessibilità, Comunicazioni e Trasporti

in cui è possibile creare un valore aggiunto attraverso un quadro operativo sovraregionale comune, che consenta piena collaborazione a tutti i livelli, secondo il principio della “multi-level governante”, così come stabilito dalle direttive comunitarie.

 

Le Regione firmatarie a statuto ordinario si impegnano a richiedere congiuntamente l’attribuzione e l’utilizzo in ambito regionale, prevedendo una riduzione della relativa pressione fiscale, di risorse in misura non inferiore al 75% del gettito tributario complessivo degli Enti, di cui all’art. 114 della Costituzione, prodotto nel singolo territorio regionale. Le risorse prodotte dal restante 25% del gettito tributario complessivo saranno utilizzate dallo Stato per sostenere le spese dell’Amministrazione relative a funzioni non territorializzabili (p.e.: politica estera e interessi debito pubblico) e quelle relative alla perequazione nazionale. Tale attribuzione consentirebbe alle Regioni contraenti di avere maggiore capacità competitiva in termini di attrattività, allineandosi ai regimi fiscali delle regioni confinanti transfrontaliere. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, in virtù delle diverse attribuzioni riconosciute dallo Stato in base allo Statuto di Autonomia, attiverà un apposito tavolo di negoziazione complessiva anche rispetto al gettito tributario.

Le Regioni si impegnano ad individuare forme comuni e integrate per dare voce alle iniziative sovra-regionali presso le istituzioni statali e comunitarie, al fine di meglio coordinare le istanze portate ai diversi livelli istituzionali. Infatti, il quadro normativo europeo promuove nuovi provvedimenti nazionali che incoraggino l’avvio di nuove politiche “bottom-up”.

Le Regioni si impegnano a coinvolgere, nel quadro della ulteriore elaborazione della Strategia, anche istituzioni, organizzazioni e reti non statali, operanti nelle proprie Regioni. Anche nell’ottica delle opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020, le stesse Regioni si assumono l’impegno di sviluppare politiche coerenti ed integrate tali da sostenere una strategia di sviluppo dell’intero territorio considerato, salvaguardando e valorizzando le singole specificità e le specialità regionali in un’area omogenea di riferimento per l’intera Europa.

Tutto ciò premesso, i qui presenti: Roberto Cota Roberto Maroni Renzo Tondo Luca Zaia

sottoscrivono gli impegni in premessa.