Accesso degli autobus turistici a Venezia: eccessivi gli aumenti imposti dal Comune

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Confartigianato veneto Beccherle Mauro Giovanni - Autonoleggiatori2 1Beccherle (BusOperator Confartigianato): “100 milioni di euro in 10 anni non sono bastati alle ‘avide’ casse comunali. Pronte alla mobilitazione le imprese”

Monta la protesta contro l’ulteriore rincaro delle tariffe d’accesso a piazzale Roma a Venezia da parte dei bus turistici, specie da parte degli operatori turistici. “100 milioni di euro in dieci anni non sono bastati alle avide tasche del comune di Venezia che, nella seduta di giunta del 25 gennaio 2013, ha deliberato un nuovo ingiustificato aumento dei ticket per gli autobus a noleggio che entrano in città”. La denuncia è di Mauro Beccherle, presidente regionale Veneto di BusOperator di Confartigianato che sottolinea come “qui non è in gioco la salvaguardia ambientale di Venezia. Il comune intende solo fare facile cassa, a tutto scapito delle aziende che, con i loro autobus, portano i turisti nella città lagunare”.

Non a caso la ZTL veneziana è già la più onerosa d’Italia (fino a 340 euro a bus!) e soprattutto la delibera di aumento penalizza diverse tipologie ecologiche (da Euro 0 a Euro 4), anche in presenza di interventi di ammodernamento come il montaggio dei filtri antiparticolato che rendono i mezzi “equivalenti” ad un Euro5. Modifica che, ad esempio, permette l’accesso ai trafori del Monte Bianco e del Frejus! Infine non è banale riscontrare che il comune di Venezia a sottolineato in delibera anche la previsione di maggiore introito che viene stimato in 800.000 euro.

“L’aumento imposto dal comune di Venezia agli autobus che arrivano in laguna carichi di turisti, provoca gravi danni economici non solo alle aziende di noleggio-bus ed al turismo, ma anche agli stessi visitatori, discriminati rispetto a coloro che a Venezia arrivano per nave, aereo, treno o auto – conclude Beccherle –. Fin dal 2004, data della sua introduzione, abbiamo considerato illegittimo il ticket in queste forme. A maggior ragione oggi che l’arrivo della tassa di soggiorno, dedicata anch’essa a contribuire agli oneri ambientali per lo smaltimento dei rifiuti ed altro, ha creato le condizioni per la cancellazione del ticket oneroso dei Bus. Esiste, per altro, incompatibilità sul piano normativo tra ticket oneroso e tassa di soggiorno ma, agli effetti pratici, nella città lagunare resistono entrambe”.

 

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