Mediocredito Trentino Alto Adige firma alleanza con Simest

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Da sin Franco Senesi Massimo DAiuto SIMEST e Leopoldo Scarpa
Da sin Franco Senesi Massimo DAiuto SIMEST e Leopoldo Scarpa Iniziativa per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese

Si rafforza l’attività di Mediocredito Trentino Alto Adige a favore dell’internazionalizzazione delle imprese. L’istituto di credito regionale ha firmato a Roma un accordo di collaborazione con Simest, la società a capitale pubblico-privato controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti che è il principale “motore” nazionale per supportare processi di internazionalizzazione delle imprese.

L’intesa si basa sulla condivisione delle reciproche conoscenze ed esperienze che Simest e Mediocredito hanno acquisito negli anni accompagnando numerose aziende italiane nei progetti di investimento e nelle iniziative di radicamento sui mercati esteri.

“Già da tempo Mediocredito – ha affermato il presidente Franco Senesi – ha puntato l’attenzione sulle imprese innovative, in particolare nei settori delle energie rinnovabili e orientate ad allargare i propri mercati fuori dai confini nazionali. L’accordo con Simest consentirà di allargare ulteriormente la nostra gamma di prodotti e servizi in questo settore, soprattutto per le piccole e medie imprese, accelerando le procedure e le modalità di accesso agli strumenti di agevolazione e supporto previsti dalla normativa nazionale ed attualmente gestiti da Simest”.

Mediocredito in particolare intende proporsi alle imprese come operatore qualificato per il finanziamento della quota di capitale di rischio impiegata dalle imprese nelle società all’estero partecipate da Simest, come pure per il rilascio delle fidejussioni previste.

“Attraverso questo accordo – ha commentato Massimo D’Aiuto, amministratore delegato di Simest – desideriamo offrire alle imprese della Regione un ulteriore supporto al loro sviluppo sui mercati internazionali. Con i prodotti e i servizi che mettiamo a disposizione, vogliamo infatti sostenere le imprese che intendono operare nei paesi ancora in crescita per incrementare la loro presenza, ma anche in Italia, per lo sviluppo produttivo e l’innovazione e in Europa, dove possono, attraverso le acquisizioni, guadagnare quote di mercato”.