Confindustria Venezia elegge Zoppas alla presidenza

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matteo-zoppas-ilnordestGli industriali della laguna guidati da un quarantenne alla testa di un gruppo di giovani

Confindustria di Venezia volta pagina affidando la guida dell’associazione ad un team di giovani con a capo il quarantenne Matteo Zoppas eletto durante un’assemblea generale molto affollata dai big dell’industria italiana. Obiettivo comune e condiviso è affrontare e combattere la crisi tanto che, per salvare le aziende con maggiori criticità, ha detto lo stesso Zoppas all’assemblea che lo ha eletto, verrà messa in campo anche una task force di esperti esterni al mondo confindustriale. Con Zoppas, Confindustria Venezia si affida al gruppo dirigente composto da Marco Riva, Vincenzo Marinese, Gianluca Comin e Agnese Lunardello. Per tutti la parola d’ordine è stare uniti nell’interesse delle imprese, circa 1.200 le associate, senza distinzioni tra grandi e piccole (80%) che nel veneziano peraltro, è stato detto, lavorano sinergicamente.

Per Zoppas “è tempo di avere qualcosa di diverso dalla politica e dalle istituzioni” mentre “l’associazione è pronta a valutare fusioni ed accorpamenti con altre realtà se ci saranno abbattimenti di costi maggiore qualità di servizi ma senza perdere di vista i socie e le imprese che sono il vero ed unico punto di riferimento”. Frecciata poi su Porto Marghera, dove oltre alla crisi hanno influito le scelte tutt’altro che strategiche di almeno sette anni fa con il no alla chimica, l’irrisolto problema delle bonifiche, la mancata azione per attrarre investimenti. Sì alla città Metropolitana – ha concluso Zoppas – ma prima viene la crisi alla quale, per esempio, abbiamo fatto un modesto ma simbolico fronte anche accettando la morosità di alcuni iscritti in difficoltà purché il “peso” dell’associazione rimanesse invariato.

L’elezione di Zoppas è stata accompagnata dagli auguri di rito delle autorità intervenute. “Voglio fare i miei complimenti a Matteo Zoppas per l’elezione alla guida di Confindustria Venezia. A lui che rappresenta una famiglia che ha scritto importanti pagine di storia dell’imprenditoria ‘Made in Veneto’ vanno i miei più cari auguri di buon lavoro” ha detto il presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, che ha ribadito come questo “sia un momento difficile per la nostra economia e per le nostre imprese e la crisi non ha risparmiato nemmeno il territorio veneziano, ma sono certo che un giovane industriale come Matteo, che ha deciso di impegnarsi nell’attività dell’associazione, saprà portare a Confindustria Venezia quella competenza e quella carica innovativa che da sempre lo contraddistinguono”. Zaia ha ringraziato anche il presidente uscente Luigi Brugnaro “per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso in questi anni, augurandogli in bocca al lupo per le sfide che lo attendono”.

Per il viceministro all’economia, Carlo Calenda “per uscire dalla crisi l’industria va rimessa al centro della programmazione del Paese. Bisogna mettere a sua volta l’Ue al centro dei grandi mercati, ma non deve avere tra i suoi Paesi un comportamento scorretto, regole condivise ma rispettate da tutti”. Calenda ha ricordato di essere “a vostra disposizione perché ritengo che non è il Governo a dover decidere le cose: l’esecutivo serve per dare risposte alle esigenze delle aziende facendo progredire l’Italia e con lei l’Europa”, sottolineando l’importanza di cambiare registro: “veniamo da anni di pessimi rapporti tra politica e industria, quell’impresa che però ha fatto grande il Paese e che oggi invece è messa ai margini peraltro con una tassazione enorme”.

“I temi su cui puntiamo – ha concluso Calenda – sono il credito, la liquidità, ammodernare la legge salva fidi, lavorare sull’offerta e non sulla domanda, sulla semplificazione e non ultimo sulla legalità con assunzioni certe di responsabilità”.