Primo semestre 2013, in crescita il distretto veneto del marmo e delle pietre

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ScaniaP124CB8x4420CV CaveMarmoCarrara 1Export a+8%. Verona leader tra le province italiane. Presentata la XLVIII edizione di Marmomacc

Cresce ancora il marmo veneto nel mondo. Nel primo semestre 2013, il distretto del marmo e delle pietre del Veneto ha esportato prodotti lavorati e semilavorati per un controvalore di 231,6 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto ai 214,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2012. Il dato è stato reso noto alla Fiera di Verona, nel corso della presentazione della XLVIII edizione di Marmomacc, la fiera leader al mondo per pietra naturale, design e a tecnologie, in programma dal 25 al 28 settembre 2013.

Il Veneto si conferma, insieme alla Toscana, la regione di riferimento in Italia per la lavorazione e l’estrazione di marmi, graniti ed agglomerati, totalizzando oltre il 30% dell’export nazionale, per il 40% diretto verso i mercati di riferimento storici di Stati Uniti (in crescita) e Germania (in calo).

“Come ogni anno – ha sottolineato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – il distretto del marmo e delle pietre del Veneto è ben rappresentato a Marmomacc, tra gli oltre 1.400 espositori attesi da quasi 60 paesi. Sono 143, infatti, le aziende venete partecipanti: 87 da Verona, 39 da Vicenza, 8 da Treviso, 6 da Padova e 3 da Venezia. Il legame tra Marmomacc e il suo territorio si consolida ad ogni edizione anche grazie alle sinergie con importanti realtà quali il Centro Servizi Marmo e la Banca Popolare di Verona, così come l’Aeroporto Catullo e Atv che ci assisteranno a movimentare gli oltre 55mila visitatori attesi da oltre 130 nazioni”.

Capofila del distretto del marmo e delle pietre del Veneto è ancora la provincia di Verona, con le sue 457 aziende di lavorazione e 60 di estrazione, per un totale di oltre 4.000 addetti. Il comparto lapideo scaligero guida anche la classifica italiana per controvalore dell’export di materiale lavorato: nel primo semestre 2013 le esportazioni da Verona dirette all’estero hanno raggiunto 183,7 milioni di euro, aumentate del 4,5% sullo stesso periodo del 2012, chiuso a 175,8 milioni di euro.

“Veronafiere – ha commentato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – presta sempre la massima attenzione all’evoluzione dei mercati, consolidati ed emergenti, che presidia anche con Marmomacc attraverso un network di iniziative e manifestazioni che copre Stati Uniti, Brasile, Qatar, Arabia Saudita, Marocco ed Egitto e accompagna all’estero il business delle aziende clienti”.

Nel dettaglio, l’export veronese aumenta in valore verso Stati Uniti (+28,4%) e Canada (+26,5%); nella Vecchia Europa cala in Germania (-10%), ma cresce nel Regno Unito (+11,7%), in Austria (+7,7%) e Francia (+4,9%); l’Europa dell’Est fa segnare un -13,7%, mentre in Nord Africa si segnala il Marocco con +37%; buoni risultati, infine, nel Sud Est Asiatico (+23,7%) e nell’area del Golfo (+56%). Per quanto riguarda l’import di materiali lapidei, Verona segue il trend nazionale, con una flessione del 9,5%, da 13,8 a 11,8 milioni di euro.

“Dopo la flessione degli ultimi anni – ha spiegato il presidente del Centro Servizi Marmo di Volargne, Filiberto Semenzin – i mercati tornano a guardare a Verona e alla qualità dei prodotti lavorati. Ora le imprese vanno sostenute ed aiutate a fare quell’ulteriore salto in avanti per rafforzare il ruolo del Distretto del Veneto nel mondo e in questo Marmomacc è nostro alleato storico”.

Tra le altre province del Veneto, spiccano Vicenza con esportazioni, nel primo semestre dell’anno, pari a 34,1 milioni di euro contro 26,1 milioni di euro del 2012 (+30,6%), Treviso con 8,2 milioni di euro contro 6,1 milioni di euro (+34,7%) e Padova con 3,4 milioni di euro contro 3,2 milioni di euro (+5,7%).