Al via il protocollo di tutela per il vetro di Murano, del merletto di Burano e maschere veneziane

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Lavorazione-vetro-atistico-Murano-ilnordestFirmato da artigiani, consumatori, Camera di commercio, Comune di Venezia e regione del Veneto. Manzato: «maggiori tutele per consumatori ed artigiani contro la contraffazione»

Tutela dell’autenticità, repressione delle imitazioni e dei falsi e valorizzazione della cultura e della tradizione locale, sono gli obiettivi del protocollo d’intesa unitario per il vetro di Murano e il suo marchio di tutela, per i merletti di Burano e per le Maschere veneziane.

Il documento è stato sottoscritto in una vetreria muranese da Regione, comune di Venezia e Camera di commercio di Venezia, Promovetro, organizzazioni artigiane (Confartigianato provinciale e comunale di Venezia, CNA provinciale e comunale e Casartigiani Venezia) e associazioni dei consumatori del Veneto (Adiconsum Veneto, Adoc Veneto, Federconsumatori Veneto; Lega Consumatori Veneto, La Casa del Consumatore Veneto, Unione Nazionale Consumatori Veneto, Movimento Consumatori Veneto).

L’accordo, che sarà ora girato alla Prefettura perché lo recepisca in modo da coinvolgere tutte le forze dell’ordine nell’azione di contrasto alle produzioni taroccate, nasce dalla volontà concorde e determinata di salvaguardare le lavorazioni artistiche di Venezia, che sono un vanto della città ma più in generale del mondo intero, e di tutelare anche i consumatori, non sempre informati se ciò che acquistano è paccottiglia prodotta in serie all’estero.

«Oggi circa il 70% dei vetri venduti a Venezia non sono originali – ha ricordato l’assessore regionale Franco Manzato che ha firmato il documento per la Regione – e questo ci spinge tutti ad intervenire, con controlli amministrativi, azioni di vigilanza e repressione». Analoghe considerazioni sono state espresse dall’assessore comunale Carla Rey, per la quale questo genere di iniziative sono essenziali per la stessa conservazione di queste attività che sono ad un tempo culturali ed economiche.

Il protocollo impegna i firmatari ad “un’azione coordinata volta a realizzare condizioni di piena trasparenza nel commercio dei prodotti vetrari, dei merletti e delle maschere”, evitando vere e proprie truffe ai consumatori. Per questo saranno avviate azioni di informazione capillare e sensibilizzazione dei consumatori; di sensibilizzazione dei produttori e dei commercianti sul valore culturale e commerciale della lavorazione artistica veneziana; di informazione sulle norme che regolamentano le lavorazioni artistiche veneziane e sulla normativa di legge che disciplina la trasparenza dell’etichettatura dei prodotti. Verranno inoltre raccolte le segnalazioni su pratiche commerciali sospette e/o scorrette; si procederà ad una attività ispettiva, con particolare riguardo alle situazioni passibili di ingenerare rischio di confusione circa la qualità e la provenienza dei prodotti offerti; verrà effettuata una attività di indagine sulle produzioni, per verificarne la corrispondenza tra caratteristiche dichiarate ed effettiva natura. Sono state pure previste la repressione diretta delle fattispecie integranti illecito amministrativo, da segnalare alla polizia giudiziaria, e forme di ricorso all’Autorità garante per la concorrenza.

Il coordinamento delle attività indicate dal protocollo è affidato alla Regione del Veneto, assessorato alla Tutela del consumatore. Regione e associazioni dei consumatori metteranno a disposizione della Camera di commercio Venezia, per gli anni 2014 e 2015, 15.000 euro per eventuali indagini chimico-fisiche che si dovessero rendere necessarie. L’attività di vigilanza verrà operativamente garantita dalla Camera di commercio attraverso il proprio personale ispettivo.