La Guardia di Finanza scova tra le richieste di rimborso del gruppo dei Freiheitlichen (i Liberali di lingua tedesca) 64,92 euro per l’acquisto di giocattoli ad uso erotico
Dopo le mutande verdi del leghista piemontese Roberto Cota, le richieste di rimborso avanzate dai consiglieri regionali raggiungono un’altre vetta. In provincia di Bolzano durante il controllo ai conti del gruppo dei Freiheitlichen, i Liberali di lingua tedesca, composto da Pius Lietner e dalla segretaria del movimento Ulli Mair, la Guardia di Finanza ha rinvenuto anche uno scontrino “caldo”, visto che riguardava l’acquisto effettuato presso la catena Beate Uhse, uno dei quali è poco distante dagli uffici dei gruppi consiliari. Uno scontrino piuttosto compromettente, visto che comprende l’acquisto di tre diversi giocattoli erotici, tra cui un vibratore.
Forte l’imbarazzo tra i due esponenti politici, visto che la notizia ha fatto scandalo su tutta la stampa nazionale. Se Pius Leitner si chiude dietro un «dobbiamo verificare, se così fosse non sarebbe corretto», la Mair parla invece di uno scherzo innocente fatto ad un collega. Sarà pure uno scherzo, ma con i rimborsi a carico dei contribuenti ci sarebbe in verità poco da scherzare, anche perché i 64,92 euro della spesa “hot” avrebbero ben potuto essere a carico del buontempone di turno, anche perché lo stesso Leitner solo pochi giorni fa è finito nel mirino dell’opinione pubblica per la mega liquidazione da oltre un milione di euro come anticipo sulla sua futura pensione.
Sempre in tema di “pensioni d’oro” il segretario della Svp Richard Theiner ha dato la disponibilità del suo partito a restituire tutti gli anticipi incassati, dichiarandosi fiducioso che tutti i rappresentanti della SVP aderiscano al suo buon esempio. Proprio per arginare il malcontento popolare sempre più montante, la stessa SVP ha deciso di sospendere momentaneamente il tesseramento popolare.
