Trentino, oltre 400.000 le ricette elettroniche

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ricetta elettronica medico pc 1Nei primi 100 giorni di attivazione del servizio, l’assessora Borgonovo Re traccia il primo bilancio

Sono oltre 400.000 le ricette de materializzate o elettroniche (per la precisione 400.588) rilasciate nei primi cento 100 giorni di attivazione del servizio: lo scorso 3 dicembre la provincia di Trento, tramite l’Azienda sanitaria, ha dato avvio al servizio di “de materializzazione” delle prescrizioni farmaceutiche, mettendo in pensione la tradizionale “ricetta rossa” cartacea.

Il cittadino, tramite il suo consenso, può ritirare le medicine presentando al farmacista anche la sola tessera sanitaria. «La Provincia – ha detto l’assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re – attualmente è l’unica realtà a livello nazionale che ha adottato la modalità di completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche e in poco più di tre mesi sono stati circa 160.000 i trentini che hanno ritirato i farmaci esibendo la sola tessera sanitaria. In marzo la percentuale delle ricette dematerializzate, ovvero prodotte senza essere stampate è pari a circa il 60% del totale. Un risultato ottimale, reso possibile dalla determinante e fattiva collaborazione dei medici e dei farmacisti, basti pensare che hanno già aderito al sistema oltre il 93% dei medici di famiglia e che tutte le farmacie presenti sul territorio provinciale sono collegate telematicamente. Possiamo dire – ha sottolineato Borgonovo Re – che i risultati raggiunti collocano la provincia di Trento al primo posto a livello nazionale in termini di copertura e di servizio».

Cosa cambia con il passaggio alla ricetta elettronica? La provincia di Trento è l’unica realtà a livello nazionale che ha adottato la modalità di completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche, secondo quando previsto da un decreto ministeriale del 2011. I cittadini trentini possono – sottoscrivendo il consenso per rendere visibili alle farmacie trentine i dati sulle prescrizioni di medicinali – ritirare i farmaci utilizzando unicamente la tessera sanitaria, senza la necessità di consegnare la tradizionale ricetta rossa. Il servizio è stato avviato il 3 dicembre 2013 e ad oggi (in poco più di tre mesi) circa 160.000 cittadini trentini hanno ritirato i farmaci esibendo la sola tessera sanitaria. Nel caso in cui il cittadino non abbia rilasciato il consenso, i farmaci devono essere ritirati esibendo la tessera sanitaria e il promemoria (un semplice foglio di carta) sul quale è indicata la prescrizione del medico. I cittadini iscritti a TreC – Cartella Clinica del Cittadino sono avvertiti con email circa la disponibilità della prescrizione dei farmaci effettuata dal loro medico.

Per i farmaci non mutuabili, come funziona? Per ora non è ancora operativa la gestione digitalizzata della ricetta bianca, cioè quella sulla quale vengono prescritti i farmaci a totale carico del cittadino. Per ottenere i medicinali è quindi ancora necessario presentare la ricetta stampata. È prevista comunque l’estensione della gestione digitalizzata anche per questa tipologia di prescrizione.

Se si pensa che in media ogni assistito ha, per ogni accesso in farmacia, 2 ricette per il ritiro di medicinali, l’introduzione di questa nuova modalità consente di ridurre gli errori nelle prescrizioni, di controllare in modo più efficace e in tempo reale la spesa farmaceutica, oltre ad un risparmio immediato sui costi di stampa delle prescrizioni. Coloro che hanno i vantaggi più evidenti sono i cittadini affetti da patologie croniche e che necessitano di prescrizioni ripetitive: si possono così evitare attese nello studio del medico per avere le ricette dei farmaci abitualmente assunti.

Dopo tre mesi, i medici di famiglia (pediatri e medici di medicina generale) che utilizzano il nuovo sistema sono oltre il 93% (422 su 456); il restante 8% dei medici di famiglia sarà operativo entro breve. Il sistema è a regime per tutti i medici ospedalieri e 639 medici lo hanno già utilizzato. Tutte le 153 farmacie presenti sul territorio provinciale sono attive e collegate telematicamente al sistema aziendale per acquisire le prescrizioni e per rendicontare i farmaci consegnati ai cittadini. Ogni giorno sono prodotte mediamente circa 12.000 ricette (4,5 milioni in un anno) di cui nel mese di febbraio circa il 53% in modalità completamente dematerializzata (cioè senza stampa su supporto cartaceo), percentuale che al momento nel mese di marzo è salita al 61% del totale.