Vitienologia, crescono truffe, frodi e burocrazia

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roberto-moncalvo-presidente-coldiretti-ilnordest-ilnordestquotidianoA Vinitaly la Coldiretti denuncia una situazione sempre più insostenibile

Dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici con un incremento record del 102% del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013, presentata al Vinitaly.

Nel 2013 sono stati sequestrati dai Nas vini ed alcolici per un valore di 31 milioni con 15 persone arrestate, 51 segnalate all’autorità giudiziaria e 267 all’autorità amministrativa. Consistente – continua Coldiretti – è stata anche l’attività del Nuclei Antifrodi Carabinieri (Nac) durante l’azione di contrasto svolta nel 2013 che ha portato al sequestro di 9.308 tonnellate di vino non conforme ai disciplinari di produzione, non tracciato e, in alcuni casi, risultato adulterato con varie sostanze non consentite, acqua ed etanolo. In particolare nel periodo natalizio grazie all’azione dei Nac sono stati ritirati dal mercato 37.000 ettolitri di vino sfuso e 150.000 bottiglie di vino spumante adulterato che stava per essere immesso in circolazione proprio durante le festività, peraltro insieme ad un circuito illegale di falso champagne.

«Gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Non solo: Monclavo ha denunciato anche il crescere drammaticamente volce della burocrazia: dal vigneto alla bottiglia è necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti, con almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola rivolte a soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore. Moncalvo ha lanciato a Vinitaly la proposta di semplificazione per tagliare la burocrazia nel settore vitivinicolo nell’ambito dell’incontro “Il Marketing del vino, dalla etichetta al web” organizzato dalla stessa Coldiretti e dell’Associazione nazionale Città del Vino. Secondo Coldiretti è importante procedere verso un registro unico dei controlli come annunciato dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina al Vinitaly, ma è necessario modificare radicalmente l’approccio al sistema dei controlli nel settore vitivinicolo mettendo al centro e valorizzando l’autocontrollo aziendale che già oggi viene normalmente e scrupolosamente effettuato dalle aziende. mentre è necessario effettuare i controlli partendo sempre da una analisi dei rischi.

Di fronte ad un carico amministrativo che causa oneri insostenibili per le imprese e ha provocato un calo della superficie vitata destinata a Doc e Docg, con una pericolosa spinta alla delocalizzazione, la Coldiretti propone un sistema dei controlli virtuoso a vantaggio dei consumatori e nel rispetto del lavoro dei produttori: a cominciare da uno Sportello unico degli adempimenti attraverso il fascicolo aziendale, valorizzando l’autocontrollo dell’impresa, ai controlli a campione basati sull’analisi dei rischi ed estesi sul mercato al consumo, al coordinamento del sistema sanzionatorio e distinzione netta tra le irregolarità formali e sanabili (a cui estendere l’istituto della diffida) e i casi reali di frodi e sofisticazioni (con inasprimento delle sanzioni).