“Spider230”, il radio telescopio diventa accessibile agli appassionati di astronomia

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PrimaLuceLab PN radiotelescopio 1
PrimaLuceLab PN radiotelescopio 1PrimaLuceLab presenta il capostipite di una nuova generazione di prodotti destinati a rivoluzionare il modo di conoscere, studiare ed esplorare l’Universo.

A pochi giorni dall’avvio della manifestazione fieristica pordenonese dedicata all’elettronica, alla radiantistica e all’informatica low-cost, che si terrà nei padiglioni della Fiera dal 25 al 27 aprile, PrimaluceLab, startup con sede al Polo Tecnologico, presenta il primo nato tra i suoi prodotti: “Spider230”, un radio telescopio che per tecnologia, dimensioni e costi rappresenta già una rivoluzione nel settore dell’astronomia amatoriale e un esempio di come il progresso e la ricerca possano avvicinare un pubblico sempre maggiore a conoscenze prima riservate solo a scienziati e professionisti.

“Spider230”, nato anche dalla collaborazione con RadioAstroLab, azienda italiana leader nella realizzazione di ricevitori per radioastronomia, è un radio telescopio che non risente dei limiti della più diffusa tecnologia ottica (la possibilità di scrutare gli astri solo di notte e subendo il noto problema dell’inquinamento luminoso). La sua antenna riceve onde radio in arrivo dallo spazio anche di giorno e cattura frequenze fino ad oggi irraggiungibili da altre strumentazioni amatoriali disponibili nel mercato. “Spider230” è in grado di restituire risultati di qualità, utili anche per scopi professionali. Risultati che, opportunamente interpretati e tradotti dal computer tramite un software proprietario di PrimaLuceLab, si trasformano in immagini. La più recente registrata da “Spider230” è la radio mappa di una nebulosa nella costellazione di Cassiopea.

«Continuando ad innovare, sarà possibile portare questa scienza affascinante alla portata di un pubblico più ampio – spiega Filippo Bradaschia, uno dei soci fondatori di PrimaLuceLab – e il segreto è rendere di facile utilizzo tecnologie complesse e trasformare le formule matematiche in forme tangibili come l’astrofotografia. E naturalmente a costi accessibili. Muovendosi con questa visione, PrimaLuceLab si rivolge primariamente agli astrofili e amatori, alle università, ai musei scientifici, per soddisfare le tante esigenze tecnologiche e didattiche per coloro che nel mondo studiano lo spazio per passione e professione».

I radiotelescopi esistenti sono oggi grandi strutture che costano anche diversi milioni di euro e che sono normalmente collocati presso strutture di ricerca. PrimaLuceLab riesce ad offrire un sistema evoluto, che costa meno di un’auto utilitaria, acquistabile anche online dal sito www.primalucelab.come e consegnabile ovunque in 7 giorni dalla conferma dell’ordine (i primi esemplari sono già stati venduti in Europa e in Sud America), modulabile – anche nel prezzo – perché compatibile con le più diffuse montature dei telescopi ottici.

«Nell’immediato futuro di PrimaLuceLab – aggiunge ancora Bradaschia – c’è un prodotto più evoluto, semi-professionale, in grado di catturare onde radio anche attraverso le nuvole e in condizioni di maltempo. Potremmo definirlo un radiotelescopio near-professional, sia per prestazioni che per investimento. Ci apriamo così a nuovi campi di applicazione come lo studio dell’emissione a 21cm (la “firma” dell’idrogeno neutro nel gas interstellare) e la ricerca di intelligenza extra-terrestre (S.E.T.I.), grazie anche ad una suite di programmi informatici che stiamo progettando».