Le autonomie speciali del NordEst al cospetto del governo per discutere di tagli al bilancio

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Kompatscher Rossi e Serracchiani nellincontro con i sottosegretari Delrio e Bressa 1
Kompatscher Rossi e Serracchiani nellincontro con i sottosegretari Delrio e Bressa  1Kompatscher (Alto Adige), Rossi (Trentino) e Serracchiani (Friuli Venezia Giulia) ricevuti dal sottosegretario Delrio, che ha aperto alle richieste, annunciando correzioni alla norma

Le province autonome di Trento e di Bolzano e la regione Friuli Venezia Giulia non dovranno pagare due volte: le assicurazioni sulle conseguenze del decreto Irpef del Governo sono arrivate direttamente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio nell’incontro a Roma.

Un colloquio chiarificatore: Delrio ha assicurato una verifica a breve per precisare l’interpretazione della norma. Al vertice a Palazzo Chigi hanno partecipato il presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher, il presidente del Trentino Ugo Rossi, la presidente del Friuli Venezia Giulia Deborah Serracchiani e il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa. È stata illustrata la posizione fortemente critica delle autonomie speciali verso quel passaggio del decreto sul bonus Irpef che prevederebbe, oltre al minor gettito, nuovi accantonamenti a copertura della manovra di sgravi fiscali. Kompatscher ha ribadito l’illogicità e la non equità di un simile provvedimento, in quanto «gli sgravi fiscali a vantaggio dei cittadini sono già a carico delle autonomie e pertanto non è accettabile che il Governo ci chieda poi ulteriori accantonamenti per compensare le minori entrate statali». Una precisazione del provvedimento prima della sua conversione in legge potrà garantire alle autonomie la necessaria sicurezza normativa.

Per Rossi «il dialogo con Roma, seppure nelle difficoltà di un momento non semplice, procede. Il risultato dell’incontro di oggi con il sottosegretario Delrio è positivo: abbiamo messo in agenda una nuova serie di incontri a maggio sia sugli effetti per il Trentino del decreto del premier Renzi sia più in generale sulla trattativa fra lo Stato e le Autonomie speciali del Nord per risolvere le questioni ancora aperte». Secondo Rossi «ci sono tuttavia anche dei profili d’interpretazione che porterebbero a far pensare ad un effetto non necessariamente negativo nei confronti delle Speciali. Il sottosegretario Delrio si è detto pronto ad approfondire la questione e a dare una risposta nel più breve tempo possibile».

ccanto alle eventuali correzioni del decreto governativo in fase di conversione, risulta però urgente anche dar corso al tavolo sull’assetto finanziario tra le autonomie speciali e lo Stato. Importante pertanto l’impegno assunto dal sottosegretario Bressa, su incarico di Delrio, di convocare un incontro tecnico il 7 (con la Regione Friuli Venezia Giulia) e 8 maggio (con le provincie autonome Trento e Bolzano), a cui seguirà – il 19 e 20 maggio – il tavolo tecnico-istituzionale per la condivisione delle riforme globali nei rapporti finanziari tra lo Stato e le amministrazioni delle “Speciali” del Nord, così da formalizzare le intese entro giugno. L’obiettivo è quello di garantire a queste realtà una certezza rispetto ai loro impegni nei confronti dello Stato, e – al tempo stesso – di dare garanzie a quest’ultimo in merito agli equilibri della finanza pubblica.

Per la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani «si tratta di un risultato di grandissima importanza politica e istituzionale per la Regione, che così vede riconosciuto in pieno il suo rango di pari interlocutore con lo Stato. L’attiva e costante opera dell’intera Giunta presso le Autorità centrali dello Stato, che ha già dato tangibili e visibili risultati conferma oggi di essere essenziale per la salvaguardia e la valorizzazione della specialità, non solo dal punto di vista del diritto ma anche nella concreta attuazione dei provvedimenti».