Diminuiscono gli incidenti (-2,2%) e i morti (-6,9%) sulle strade italiane

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statistica incidenti stradali 1C’è ancora tanto da fare: si verificano 500 sinistri al giorno e 30 feriti all’ora

Secondo un’indagine Istat-Aci, gli incidenti stradai in Italia anche nel 2013 sono calati. «Gli automobilisti italiani sono sempre più sicuri e il continuo calo degli incidenti stradali in Italia misura l’utilità di ogni attività di sensibilizzazione» dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando la presentazione a Bruxelles del rapporto europeo ETSC sulla sicurezza stradale che stimano nel 2013 una riduzione del 2,2% dei sinistri con lesioni a persone, con -6,9% dei morti e -2% dei feriti rispetto all’anno precedente.

Sulle strade del Belpaese si contano ancora 182.700 incidenti che provocano 3.400 decessi e il ferimento di 259.500 persone. «Con 500 incidenti al giorno e 30 feriti ogni ora – continua Sticchi – siamo ancora tra gli ultimi in Europa: sulle nostre strade muoiono 57 persone ogni milione di abitanti, rispetto a una media UE di 52. Ciò significa che bisogna insistere sulla formazione continua che parta dalle scuole, si completi con metodi innovativi nelle scuole guida e si aggiorni periodicamente con l’obbligo di corsi di guida sicura in centri qualificati».

Nel 2013, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 182.700 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.400, mentre i feriti ammontano a 259.500. Rispetto al 2012, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-2,2%) e del numero dei morti (-6,9%), in calo anche i feriti (-2%).

L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100, è pari, a 1,86. Tale valore è in lieve diminuzione rispetto a quello registrato per il 2012 (1,96). Rispetto al 2001, il numero di morti è diminuito nel 2013 del 52,1%. Tra il 2011 e il 2013, invece, la variazione percentuale è stata pari a -11,9%.

Il maggior contributo alla diminuzione del totale delle vittime in incidente stradale è dato, nel 2013, dalla flessione del numero dei morti su strade extraurbane (-8,6%) e sulle strade urbane (-8,5%). Il valore è pressoché stabile, invece, sulle autostrade, per le quali, però, era già stato registrato un forte calo negli anni precedenti. L’indice di mortalità secondo la localizzazione dell’incidente, basato sulla stima preliminare per l’anno 2013, risulta pari a 3,44 per le autostrade, 4,62 per le strade extraurbane principali e 1,04 per le strade urbane e per le extraurbane secondarie.

Il programma europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 prevede un ulteriore dimezzamento del numero dei morti sulle strade entro il 2020 e una riduzione dei feriti gravi. A tal fine, per stabilire un target, è necessario che i paesi UE si impegnino ad applicare la definizione armonizzata di gravità delle lesioni stabilita a livello internazionale.

Con riferimento al contesto internazionale, le stime preliminari dei tassi di mortalità, calcolati come rapporto tra il numero dei morti in incidente stradale e la popolazione residente (tassi per 1.000.000 di abitanti), registrati nel 2013 tra i Paesi dell’Ue28, variano tra 27 per la Svezia e 93 per la Romania. Il valore per l’Italia e pari a 57, a fronte di una media Europea di 52 morti per milione di abitanti. La variazione percentuale media in Europa (Ue28) del numero dei morti in incidenti stradali, è pari a -7,6% tra il 2012 e il 2013, a -15,3% tra il 2011 e il 2013.