Alto Adige, la ripresa inizia a “mordere”

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imprenditoria femminile ideaSoddisfazione di Kompatscher: «le statistiche confermano la crescita». La Provincia lancia nuove iniziative a favore dell’imprenditoria femminile

Alto Adige, il vento della ripresa e della crescita inizia a farsi sentire sempre più forte: ne è convinto il residente della Provincia, Anro Kompatscher: «le statistiche confermano e il merito è anche delle misure messe in campo dalla giunta per la creazione di nuovi posti di lavoro e la riduzione della pressione fiscale sulle imprese».

L’occupazione è in aumento dello 0,8%, mentre la disoccupazione per la prima volta dopo diverso tempo fa registrare un leggero ma significativo trend decrescente (il dato è al 4,6%), unitamente ad un clima di ritrovato ottimismo fra lavoratori, imprenditori e consumatori. «Sentiamo l’influsso positivo della ripresa europea favorita dall’aumento di liquidità deciso dalla Bce – ha spiegato Kompatscher – e anche le misure messe in campo dal governo nazionale, a partire dal Jobs Act, hanno avuto i loro effetti sul nostro territorio».

Se a livello italiano, tra gennaio e aprile, si è registrato un +23% nel numero dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, in Alto Adige questo dato è ancora più confortante attestandosi al +46%: esattamente il doppio. «Ciò significa – ha aggiunto il presidente della Provincia – che siamo riusciti a superare in maniera più brillante la crisi, dando il via ad una prima ripresa economica. Sono convinto che da questo punto di vista le misure attuate dalla Giunta abbiano avuto un impatto positivo e abbiano migliorato la competitività delle nostre aziende, con le inevitabili ricadute sul mondo del lavoro». «In questo primo anno e mezzo di governo – ha proseguito Kompatscher – abbiamo fatto molto dal punto di vista degli sgravi fiscali: penso all’IMI, che garantisce a famiglie e imprese condizioni migliori rispetto al resto d’Italia, ma anche all’Irap, la cui aliquota è stata ulteriormente abbassata, senza poi dimenticare la no-tax area per tutti i redditi al di sotto dei 20.000 euro per quanto riguarda l’addizionale Irpef. In totale abbiamo messo in campo 210 milioni di euro di sgravi fiscali, oltre la metà dei quali a favore delle imprese: sono convinto che siamo sulla strada giusta, e proseguiremo così anche in futuro. Per il 2016 la priorità sarà aumentare la no-tax area per l’addizionale Irpef».

Per rafforzare la crescita, la giunta altoatesina ha varato nuovi criteri per la concessione di agevolazioni a favore dell’imprenditoria femminile. «Con quest’ultimo passaggio – ha detto Kompatscher – abbiamo riaperto tutto il sistema di sostegno all’economia». La delibera l’esecutivo di Palazzo Widmann modifica i criteri per la concessione di agevolazioni a favore di piccole e medie imprese a conduzione femminile, riaprendo l’accesso ai contributi bloccati nel corso dell’ultimo anno. «Si trattava dell’ultimo settore – ha spiegato Kompatscher – ora possiamo affermare di aver riaperto tutto il sistema di sostegno all’economia puntando su una nuova strategia: meno contributi a pioggia, più aiuti efficienti e mirati, maggiore semplicità e riduzione della burocrazia».

I nuovi criteri prevedono contributi per la fondazione di nuove aziende (start-up), l’avvio di attività professionali, la successione e l’acquisto d’impresa, ma anche gli investimenti aziendali quali lo svolgimento di attività di formazione e aggiornamento, l’acquisto di servizi di consulenza, e le certificazioni. Particolare attenzione viene inoltre posta a quelle imprese che decidono di investire in settori non tradizionali per l’imprenditoria femminile oppure in zone considerate deboli dal punto di vista della struttura economica territoriale. Tra le novità dei criteri varati dalla Giunta spiccano l’eliminazione di alcuni incentivi, e la revisione dei tetti minimi e massimi di spesa. Per quanto riguarda gli investimenti aziendali, che possono raggiungere il massimo del 30% delle spese ammissibili, il limite minimo è stato innalzato da 3.500 a 5.000 euro, mentre la richiesta di contributi per attività di formazione e aggiornamento può essere avanzata solo se il costo è di almeno 2.000 euro (in precedenza erano 1.000). Sempre a proposito di consulenza, formazione e aggiornamento, è stato rivisto il tetto massimo delle spese ammissibili, fissato ora a quota 10.000 euro.

Le richieste di accesso alle forme di sostegno previste per l’imprenditoria femminile, da presentarsi presso l’Ufficio provinciale artigianato, saranno aperte dal 1 luglio al 31 dicembre 2015, mentre per l’anno 2016 il periodo verrà anticipato e andrà dal 2 gennaio al 30 giugno. Le agevolazioni verranno concesse anche con riferimento alle domande giacenti e non ancora approvate.