CNA Vicenza, l’assemblea 2015 nell’azienda Guglielmi in Valdastico

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Silvestrini: «l’artigianato è riusciti a fronteggiare la crisi grazie ad imprenditori coraggiosi e lungimiranti»
 

assemblea CNA Vicenza 2015 1L’azienda di Claudio Guglielmi, immersa nel paesaggio di una Valdastico a molti sconosciuta, ha ospitato la 49^ Assemblea provinciale 2015 di CNA Vicenza. Emozionata dalla gioia di essere lì, la presidente di CNA Vicenza, Cinzia Fabris, ha preso parola aprendo l’Assemblea con parole di benvenuto che hanno fatto vibrare i cuori. «Buongiorno a tutti voi, gentili ospiti. Grazie della vostra presenza qui in “casa Guglielmi”, per questo momento di incontro e confronto. Sono molto emozionata, perché vi vedo tutti qui, in questa splendida azienda che abbiamo scelto per la nostra Assemblea».

Fabris parla con fierezza e sentimento: «nelle parole “Casa Guglielmi” ci sono tutta l’essenza e la profonda identità dell’essere Artigiani oggi. C’è la cura, la sensibilità, l’attenzione, e perché no, la tensione alla perfezione, di quella che tutti ormai chiamano… “Eccellenza” nell’artigianalità. C’è, ancor più per me che sono donna: il senso di appartenenza, di casa, di famiglia… proprio come accade in una Associazione».

Claudio Guglielmi, presidente Unione alimentare CNA Vicenza e sindaco di Valdastico è stato il primo a dare il suo contributo alla mattinata parlando di quanto sia impegnativo e faticoso fare impresa e farla bene. «Da sindaco di Valdastico, ma prima di tutto da imprenditore, mi accorgo sempre più di quanto le imprese siano costrette ogni giorno a dover fare i conti con una burocrazia troppo spesso opprimente e inadeguata. Amministrare un paese, un comune, un’azienda, comporta molti impegni e sacrifici, ma regala anche molte soddisfazioni. Vedere che i frutti del proprio lavoro vengono valorizzati rende orgogliosi. Personalmente, sono impegnato come sindaco e soprattutto come imprenditore per cercare di creare valore qui, sul territorio e per far sì che i giovani ritrovino il piacere di vivere le loro valli, senza sentire i bisogni di scappare, perché questo è un posto meraviglioso, dove le idee possono volare alte».

Tanti gli spunti, le idee da portare a casa e fare proprie, applicandole al proprio lavoro, alla propria impresa. Una mattinata ricca e intensa che ha visto la partecipazione di personalità autorevoli del mondo economico e imprenditoriale. Enrico Bassi, fondatore di “Open Dot FabLab”, giovane e intraprendente creativo, spiega come sia importante la sinergia tra “makers” e artigiani, per guardare al futuro e all’innovazione «con un occhio globale e uno locale, sfruttando il potere delle contaminazioni». Luca Rinfreschi, presidente CNA Federmoda nazionale, affronta il fenomeno del “reshoring”, ovvero del “ritorno indietro” di molte grandi imprese, soprattutto del comparto moda e tessile, che avevano esternalizzato per abbattere i costi in passato, ma che ora stanno tornando in Italia. «I grandi marchi e molte aziende del tessile si sono resi conto che un risparmio in produzione spesso significava scarsa qualità nei prodotti. Ora c’è una grande attenzione mediatica e sociale nei confronti dell’operato delle imprese. L’etica, la qualità, il giusto valore dato al lavoro sono caratteristiche fondamentali per chi vuole fare impresa in modo corretto e sostenibile».

Visioni, panorami, spunti di riflessione per gli artigiani di oggi e di domani, dunque. L’assemblea provinciale di CNA è stata questo e molto altro. Fabio Petri, vicepresidente di Artigiancassa, ha parlato di problemi concreti e spesso spinosi per le Pmi, come l’accesso al credito. «Nonostante i programmi messi in atto dalla BCE, le piccole e medie imprese faticano ad accedere al credito. Il processo di riforma delle banche che si sta concludendo in questi giorni desta preoccupazioni. I dati dimostrano che non sono state le piccole banche e le popolari a “chiudere i rubinetti” verso le Pmi, ma al contrario le grandi società bancarie. Le associazioni come CNA, guardando al futuro partendo da queste premesse, rivestono ancora un ruolo fondamentale perché, attraverso strumenti come i Confidi, possono dare aiuti concreti alle Pmi, evitando le banche».

Per ultimo, l’intervento frizzante del giornalista Roberto Bonzio, autore del progetto “Italiani di frontiera”, che ha ribadito la grandezza del patrimonio culturale e del genio imprenditoriale italiano e l’importanza dello “storytelling” e dell’internazionalizzazione per le imprese che vogliono espandersi guardando al futuro e all’innovazione. «La forza del racconto va usata per ispirare i cambiamenti. Le storie servono per cambiare il mondo e il nostro modo di concepirlo».

assemblea CNA Vicenza SilvestriniA conclusione della parte pubblica, il saluto del segretario generale CNA Sergio Silvestrini, che ha sottolineato l’importanza del fare associazione per le piccole e medie imprese. «Dal 2008 sono iniziati anni molto difficili per l’economia italiana. Le aziende che sono riuscite a far fronte alla crisi, anche grazie alla lungimiranza di quegli “artigiani coraggiosi” che amano il proprio lavoro e hanno saputo innovarsi e reinventarsi, sono da prendere come esempio». L’associazionismo, ha puntualizzato Silvestrini, riveste un peso fondamentale in un Paese di piccole e medie imprese come l’Italia. «Certo c’è bisogno di riflettere sulla natura e sul ruolo di queste entità, guardando al futuro e all’innovazione, ma CNA è lungimirante e attenta ai problemi che imprenditori e artigiani devono affrontare ogni giorno: una grande famiglia che sa stare al fianco degli associati anche e soprattutto nelle difficoltà».