Continua la battaglia di “Italia a Tavola” contro le false recensioni che dilagano sul web

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hotel torino tripadvisor
Dopo un ristorante, anche un hotel: così TripAdvisor promuove i falsi…

 

hotel torino tripadvisorTripAdvisor (avvisata) non è riuscita a scoprire l’ennesima scalata in classifica di un locale inesistente: a Chiavari è diventato il primo segnalato l’Hotel Torino, chiuso da 3 anni. Al suo posto c’è solo un condominio, ma il portale ha pubblicato recensioni tutte di eccellenza nonostante fosse avvisato da una settimana. La redazione del mensile “Italia a Tavola” ha atteso inutilmente, anche più del tempo stabilito, un intervento da parte di TripAdvisor riguardo al profilo dell’hotel inesistente.

Si tratta dell’Hotel Torino, chiuso da molti anni, che al momento risulta ancora primo in classifica tra le strutture alberghiere di Chiavari grazie a recensioni giunte fino a ieri (daremo in questo stesso articolo un aggiornamento dell’orario in cui TripAdvisor, grazie alla nostra segnalazione, eliminerà finalmente il profilo della struttura). Ecco dunque svelato il nome dell’hotel “fantasma” che TripAdvisor non ha ancora provveduto a rimuovere: un profilo di una struttura non solo inesistente, ma che negli ultimi anni ha continuato a ricevere recensioni (alcune tra l’altro segnalavano il fatto che l’hotel fosse chiuso e che non ci fosse nemmeno più l’insegna…).

Le false recensioni positive inserite nell’ultima settimana lo hanno addirittura fatto balzare in vetta alla classifica, pur avendo una media di “pallini verdi” inferiore ad altre strutture presenti in graduatoria. Sarebbe bastato poco per accorgersi che le ultime recensioni erano totalmente inventate, tanto più che fanno riferimento ad una manifestazione nautica in svolgimento a Chiavari, totalmente inventata!

«Una chiara, ennesima dimostrazione della totale assenza di controlli da parte del portale americano» secondo il direttore della rivista, Alberto Lupini.

Ora c’è poco su cui dubitare. Il malfunzionamento del sistema di recensioni su TripAdvisor, soggetto a taroccamenti e, ancora peggio, vere e proprie truffe, è stato più che accertato. Questa è la seconda volta che “Italia a Tavola” è attivamente impegnata a segnalare lo smascheramento di una struttura inesistente creata da operatori indignati. Ricordiamo infatti che alcuni giorni fa era stata denunciata la presenza su TripAdvisor della “Scaletta” di Moniga del Garda (Bs), un ristorante mai esistito che nel giro di un mese ha raggiunto la vetta della classifica dei ristoranti di Moniga del Garda con solo 10 recensioni positive, scritte appositamente per smascherare la totale assenza di controlli da parte di TripAdvisor.

Il caso dell’hotel “fantasma” (a cui si potrebbe fare seguire una lunga fila di altri casi simili…) si aggiunge non solo a quello del ristorante inventato “Scaletta”, ma anche ad una serie innumerevole di segnalazioni da parte di ristoratori che negli anni hanno dovuto subire gli effetti dell’assenza di controlli da parte del sito di recensioni. Tanto che un mese e mezzo fa “Italia a Tavola” ha dato il via ad una vera e propria campagna di comunicazione, “#NoTripAdvisor – Basta false recensioni”, contro l’anonimato, le false recensioni e le classifiche truccate. Spinti dalle richieste di molti gestori di ristoranti e alberghi, abbiamo realizzato una speciale vetrofania disponibile per la spedizione gratuita a tutti gli esercenti che lo richiedono

Tano Simonato, Filippo La MantiaMarco Blasi e Matteo Scibilia sono solo alcuni dei molti ristoratori che, buttando via il certificato di eccellenza di TripAdvisor e sostituendolo con la vetrofania “#NoTripAdvisor”, hanno voluto condividere pubblicamente la decisione di dissociarsi da un sistema di recensioni sempre più truccato e inattendibile, al contempo comunicando ai propri clienti che non si vuole essere sospettati di avere comprato recensioni.

Negli ultimi anni “Italia a Tavola” ha sempre segnalato i casi di scorrettezza e di imbrogli vari, proponendo interventi correttivi a vantaggio di tutti (esercenti e consumatori), tra cui l’utilizzo della ricevuta come prova dell’avvenuta consumazione. Anche Striscia la notizia nei mesi scorsi si è occupata della questione, con un servizio in cui si mostrava nel dettaglio come si possono tranquillamente acquistare recensioni positive e guadagnare “pallini verdi”.