Fisco e burocrazia: più di una nuova complicazione a settimana

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Apa bolzano Gert Lanz in giacca
Confartigianato Alto Adige stigmatizza il carico gravante sulle aziende. Il Tribunale penale di Pordenone dà ragione a Fidenato: non è reato effettuare il sostituto d’imposta sui dipendenti

 

Apa bolzano Gert Lanz in giaccaContinue novità fiscali spesso inutili, ripetitive ed insensate. Più di una nuova complicazione normativa a settimana per le piccole e medie imprese. Una burocrazia infernale capace unicamente di creare ostacoli a ripetizione. Il tutto senza dimenticare una percentuale di provvedimenti nell’interesse delle PMI inferiore al 50% ed una pressione fiscale nettamente superiore al resto d’Europa. Questo il quadro ben poco idilliaco emerso in un recente studio di settore promosso da Confartigianato: «speriamo che quando si deciderà finalmente di passare dalle parole ai fatti la situazione non sia divenuta ormai insanabile» ha commentato con amarezza il presidente di Confartigianato Alto Adige lvh.apa, Gert Lanz.

Della serie: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Non si possono riassumere diversamente i risultati dello studio recentemente elaborato da Confartigianato in ambito fiscale e relativo in particolar modo all’incredibile numero di nuove leggi settoriali prodotte nel corso dell’ultima legislazione. Se concetti come semplificazione normativa o sburocratizzazione sono ormai da tempo sulla bocca di tutti, quantomeno in ambito fiscale le cose paiono procedere nel verso radicalmente opposto. Proprio il report in oggetto ha mostrato come nei 2.429 giorni intercorsi tra l’inizio della scorsa legislatura ed il 31 dicembre 2014 siano state emanate addirittura 752 nuove norme, delle quali ben 468 utili per complicare ancor di più la vita alle imprese ed ai cittadini: «di fatto, stiamo parlando di oltre una nuova complicazione a settimana e di una burocrazia infernale, capace solo di produrre ostacoli per chi vuole lavorare – afferma Lanz -. L’aspetto più inquietante è rappresentato proprio da tale giungla burocratica e normativa, nella quale all’eliminazione di una norma fiscale corrisponde la produzione di 4,7 nuove disposizioni. Di fatto un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire senza una svolta concreta e nel quale, aspetto ancor più beffardo, i provvedimenti d’interesse delle PMI non arrivano nemmeno al 50%».

Una serie di dati su cui riflettere insomma, e che vengono resi ancor più drammatici dall’elevatissima pressione fiscale tuttora esistente nel nostro Paese. Sempre in base allo studio di Confartigianato è emerso che in Italia la pressione fiscale supera di 1,8 punti il valore medio dell’area Euro, con una spesa superiore alla media vicina ai 30 miliardi: «ogni cittadino italiano, neonati compresi, deve fare i conti con un carico di tasse supplementare pari a 476 euro – ha concluso Lanz -. E’ davvero semplice comprendere come in ambito fiscale la situazione continui ad essere insostenibile all’interno del nostro Paese. Ora serve farlo comprendere ai nostri politici, sperando che quando si passerà finalmente dalle parole ai fatti la falla sulla nostra barca non ci abbia già fatti affondare nel mare in tempesta».

Giorgio Fidenato imprenditore agricolo battaglia contro sostituto impostaSu un altro fronte, continua la battaglia giudiziaria dell’imprenditore agricolo friulano Giorgio Fidenato, che dal 2009 eroga in busta paga ai suoi dipendenti (e in accordo con loro che poi provvedono singolarmente al pagamento delle tasse e dei contributi) il lordo e non il netto, rifutandosi di agire come sostituto d’imposta per lo Stato e per l’Inps. Fidenato, dopo avere regolarmente comunicato all’Agenzia delle entrate e all’Inps la propria decisione, è stato denunciato dall’Inps, mentre dal fronte delle tasse non si è obiettato nulla. Mentre il processo civile giace in Cassazione, pochi giorni fa il Tribunale di Pordenone ha mandato assolto sul fronte penale l’imprenditore agricolo. Se non succederanno ulteriori ricorsi, la fine del sostituto d’imposta che oggi grava sulle imprese e sui professionisti con conseguente contorno di pratiche, burocrazia e tempi morti, potrebbe finire nell’archivio della storia.