Trentino, dopo una lunga discussione, il Consiglio approva la riforma urbanistica

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Stop al consumo di suolo: si punta a riqualificare il patrimonio immobiliare esistente

 

consiglio provincia trento discussione dorigattiFermare il consumo del suolo e riqualificare l’esistente, confermare e potenziare la centralità del paesaggio e migliorare la qualità del costruito, semplificare le procedure, ridurre e coordinare al meglio gli organismi esistenti e assicurare tempi certi di risposta ad imprese e cittadini. Sono questi i principali obiettivi della nuova legge in materia di governo del territorio, approvata dal Consiglio provinciale di Trento dopo una lunga discussione. 

«Ringrazio i consiglieri di maggioranza e di opposizione per l’impegno e l’attenzione con cui hanno seguito i lavori dell’aula – ha commentato subito dopo l’approvazione l’assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss – anche per le proposte emendative avanzate nel corso della discussione, che hanno permesso di migliorare ulteriormente la legge, rafforzandone i criteri di trasparenza e le possibilità partecipazione dei cittadini». «Questa legge, che intende rispondere concretamente alle esigenze del Trentino, è stata costruita attraverso un percorso partecipato – ha aggiunto Daldoss – al quale hanno contribuito varie realtà, pubbliche e private e ci permette di valorizzare le esigenze e le esperienze maturate sul territorio, in continuità con il Piano urbanistico provinciale del 2008». 

La nuova legge provinciale per il governo del territorio sposta la prospettiva delle politiche territoriali, puntando sul recupero e la riqualificazione del costruito rispetto all’espansione insediativa e alla realizzazione di nuovi interventi edilizi. Il tema della riduzione del consumo di suolo, che nella legge trova uno specifico articolo di riferimento, si configura come il centro della riforma, e trova ulteriore rafforzamento dal contributo emerso nella discussione consiliare attraverso l’apporto di gran parte dei gruppi consiliari. La nuova impostazione si rifà ai principi del Piano urbanistico provinciale e li declina ulteriormente sia a livello urbanistico – attraverso gli strumenti di pianificazione chiamati all’analisi prioritaria della disponibilità di utilizzo del patrimonio edilizio esistente – sia a livello edilizio, mediante la nuova definizione di ristrutturazione edilizia che amplia le possibilità di intervento sul patrimonio esistente, l’incentivazione volumetrica anche da utilizzare mediante crediti edilizi ed economica attraverso la determinazione del contributo di costruzione che risulta differenziato tra un’aliquota minima per gli interventi di recupero e invece massima per la nuova costruzione. 

Nell’ottica della riduzione del consumo di suolo è confermata la disciplina in materia di residenza ordinaria e per tempo libero e vacanze, riducendo della metà il contingente per alloggi tempo libero e vacanze già contenuto nei PRG vigenti e non assegnato a specifiche previsioni e prevedendo che possa essere utilizzato anche per il cambio d’uso degli edifici esistenti. 

Il tema della riduzione del consumo di suolo trova diretta applicazione negli strumenti di pianificazione territoriale (piano territoriale della comunità, piani regolatori generale e piani attuativi) che sono rivisti nei contenuti e nelle procedure secondo il principio guida di un’ulteriore semplificazione, partendo dalle modifiche del procedimento del PRG condotte con la L.p. n. 3/2014.